Il mondo è colpito da un terribile contagio che trasforma i morti in esseri mostruosi affamati di carne umana. Uno sparuto gruppo di sopravvissuti, rifugiato in una base militare sotterranea, sembra essere l’ultimo baluardo dell’umanità. Tra questi scampati vi è uno scienziato che tenta di addomesticare i morti viventi come estrema soluzione per arrestare la piaga; ma ben presto la situazione precipita, anche a causa dell’ottuso comportamento dei militari che comandano la base.

Terzo capitolo, ingiustamente il meno celebrato, della fondamentale saga iniziata da George A. Romero nell’ormai lontano 1968 con La notte dei morti viventi.

Questo filmaker con Il giorno degli zombi marchia a fuoco anche gli anni '80 con uno stile, se possibile, ancora più crudo e claustrofobico del precedente Zombi.

Ambientato interamente in cunicoli sotteranei, a parte il breve e stupendo prologo del volo in elicottero, Il giorno degli zombi è la rappresentazione forse più riuscita delle paure nascoste nel cuore degli uomini e riflesse nella figura del morto vivente: la perdita d’identità, l’assenza di emozioni, la morte come stato perpetuo.

Come accade nelle migliori produzioni horror, il film di Romero può permettersi di essere letto su piani differenti: semplice “film di mostri” iperviolento (e in questo caso c’è di che rimanere soddisfatti), oppure sotto un’ottica introspettiva più inquietante, come feroce atto di accusa ai poteri totalitari (i militari), all’uso sconsiderato della conoscenza (gli scienziati), alla mancata fiducia verso il prossimo (i civili); sono tutti componenti additate come vere cause (in)dirette della drammatica situazione dei protagonisti del film, che richiama, così dannatamente vicino da mettere i brividi, la vita reale. Straordinarie le scenografie dei set, ricavate in immensi depositi costruiti nella roccia, e bravissimi gli interpreti, su tutti un memorabile isterico Joe Pilato nelle vesti del comandante della base, e Lori Cardille, unica donna del cast, convincente e risoluta.

Ma questo lungometraggio viene ricordato anche per essere una delle vette del genere splatter, merito in gran parte del maestro degli effetti speciali Tom Savini (e della sua equipe), che congegna un campionario di efferratezze e sequenze raccapriccianti che hanno ben pochi eguali, anche nel cinema contemporaneo, e che suggellano probabilmente l’apice della sua “sanguinosa” carriera. Un apocalittico capolavoro.

Valutazione tecnica

Eccellente versione a 2 dischi curata dalla Alan Young. L’immagine presenta difatti un nuovo transfer in alta definizione digitale del negativo originale nel corretto formato cinematografico 1.78:1 ottimizato 16x9 widescreen. Anche il comparto audio è più che soddisfacente: italiano Dolby Digital 5.1, italiano originale mono, inglese stereo. I sottotitoli sono in italiano. Spartana la custodia, senza alcun libretto all’interno.

Extra

Ottimi i contenuti speciali presenti in questa edizione. Nel primo disco, contente il film, compare l’audio commentary del regista G. A. Romero, del tecnico degli effetti speciali Tom Savini, dello scenografo Cletus Anderson e dell’attrice Lori Cardille. Il tutto è sottotitolato in italiano, anche se a onor del vero qualche passaggio viene perso nella traduzione. Nel secondo disco, visibile nel formato 4/3, trovano spazio due imperdibili video documentari: "I giorni del giorno degli zombi" (durata 39 minuti), composto da numerose interviste recenti, correlate con foto e filmati ai vari interpreti e creatori, mentre "Il giorno degli zombi dietro le quinte" (durata 31 minuti) è incentrato sull’arte del make up di Tom Savini, con riprese d’epoca sul set di lavorazione. Presente la sezione trailers (alcuni inediti e spassosi), e i tv-spots. Inoltre vi sono dei video pubblicitari dei depositi di stoccaggio utilizzati dalla produzione per i set di ripresa e una breve galleria fotografica.