L’horror non è solo un genere con precise regole e consuetudini, ma è anche l’espressione di uno stato d’animo. Malgrado tragga origine dalla letteratura gotica che ispirò le sue prime storie, nel corso degli anni il cinema dell’orrore ha lasciato via via lungo la strada oscure cripte, imponenti castelli, notti nere come la pece, atmosfere tetre e decadenti, lampi e fulmini per concentrarsi principalmente sulla reazione del pubblico nei confronti della storia narrata e sulle modalità stilistiche con cui essa viene proposta sullo schermo. L’elemento di maggior interesse dell’horror, infatti, è il senso di angoscia perturbante emanato da avvenimenti ambientati in luoghi diversi tra loro, funzionali rispetto ai procedimenti con cui si generano le tensioni caratteristiche. Un genere dotato di fervida immaginazione nel raccontare le ossessioni, le presenze terrificanti e gli incubi proposti, che presenta tuttavia una struttura piuttosto rigida e modalità linguistiche ricorrenti che modellano le attese dello spettatore, guidandolo alla costruzione di una tensione paradossale, perché stimola reazioni di disgusto e raccapriccio pur in mancanza di un’effettiva minaccia.

L’horror forza costantemente le possibilità dello sguardo del pubblico, sollecitandone la disposizione voyeuristica, dilatandone la soddisfazione e infrangendo i confini tra visibile e invisibile. Racconta spaventando, mostra esplorando: un genere fondato sulla perlustrazione del limite che gioca con la morte rendendola una pura eventualità contingente e aspira alla sopravvivenza come obiettivo disperato da raggiungere.

Programma del corso

1. Le origini. La tradizione del romanzo gotico incontra il dottor Caligari e i suoi epigoni.

2. La morte e il corpo. L’incombenza della fine come costante narrativa, la violazione della vittima come effetto di ripulsa.

3. Il doppio, lo specchio e la frammentazione. Positivo e negativo a confronto per una lotta interiore il cui risultato è la disgregazione del soggetto.

4. Il ribaltamento del consueto. Quando l’ordinario diventa straordinario e l’asse del realismo inverte le sue coordinate.

5. Cliché, struttura e stile. Le consuetudini del genere e la grammatica del terrore, le convenzioni e gli strappi d’autore.

docente: Giampiero Frasca

data di inizio del corso: giovedì 23 aprile 2015

giorni e orari: giovedì 23 aprile, 7, 14, 21, 28 maggio ore 21.00-23.00

costo: 55 euro

I corsi sono riservati ai Soci Aiace in possesso della Tessera 2015 e si svolgono presso la sede Aiace (salvo dove diversamente indicato). 

Per le persone interessate, è necessario effettuare una preiscrizione via mail all'indirizzo segreteria@aiacetorino.it. Vi contatteremo successivamente per formalizzare l'iscrizione. 

Per informazioni: 

Segreteria Corsi A.I.A.C.E.-Torino

Galleria Subalpina 30 - 10123 Torino

tel. 011 538962 / 011 5067525

email: segreteria@aiacetorino.it

www.aiacetorino.it

Orario di apertura al pubblico

Lunedì, martedì, giovedì e venerdì ore 15.30-17.30

Mercoledì dalle ore 13.00 alle ore 17.30