Cristiana Astori

Parliamo di uno dei progetti in cui sei stata coinvolta recentemente: Horror Lovers. Puoi raccontarci com’è successo e come hai accolto la proposta? Quali sono le premesse da cui sei partita per sviluppare l’idea del tuo racconto?

Sono stata contattata da Gianfranco Staltari e subito ho apprezzato il suo progetto: l'idea di raccontare storie che unissero eros & thanatos e che facessero paura, riportando il genere horror alle sue origini, lontano dai vampiri melensi twilightiani. Queste sono infatti le premesse di “Acqua e sangue”, forse la mia prima storia d'amore romantico, ma che del sentimento narra anche i lati oscuri e agghiaccianti, una sorta di Cime tempestose in chiave vampirica.

Storicamente le antologie in Italia funzionano meno dei romanzi, che vengono preferite dai lettori per il loro più “ampio respiro”.  Se, contrariamente, l’antologia è sorretta da una buona idea un progetto a tutto campo, allora vengono meglio accolte. Quali pensi siano i punti di forza di Horror Lovers?

Vero. Infatti il punto di forza di Horror Lovers è l'unità di tematiche e di intenti che attraversa i racconti come un vero e proprio fil rouge (di sangue ovviamente!) che la rende compatta come un romanzo, e intrigante nel suo ammaliare e insieme spaventare.

Horror Lovers sarà accompagnato anche da una versione in ebook, una tua opinione sull’argomento? Pensi che l’ebook possano finalmente prendere piede nel mercato editoriale italiano e fare la differenza?

Sicuramente il mercato italiano, rispetto a quello d'oltreoceano, deve ancora familiarizzare con l'innovazione dell'ebook però molti passi sono già stati fatti e c'è molta meno diffidenza di un tempo. L'ebook è un medium che permette di recuperare in modo veloce ed economico una pubblicazione poco diffusa o esaurita in libreria, e anche solo per questo merita di esser preso in considerazione.

Cosa ci puoi dire dell’illustrazione che accompagna il tuo racconto?

Sono molto soddisfatta: Valerio Nizi ha centrato in pieno lo spirito del mio racconto, ovvero che l'amore e il desiderio sono specchi oscuri e senza fondo in cui si può precipitare senza tornare indietro.

Attualmente a cosa stai lavorando? Ci puoi dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?

Ho terminato il racconto “Tutto quel nerd” per il grande ritorno della rivista Splatter, che leggevo e amavo quand'ero ragazzina. Per il resto mi sto facendo raccontare da Susanna Marino la sua prossima dis/avventura cinefila...

Valerio Nizi

Come hai aderito al progetto e come hai proceduto alla creazione dell’illustrazione?

Un giorno mi arriva una email di Gianfranco Staltari,con cui avevo già collaborato per una storia breve, che mi chiede se avessi voglia di cimentarmi con un'illustrazione ispirata ad un racconto,per un'antologia di cui era il curatore.Non avendo mai fatto nulla del genere prima,ho accettato volentieri la sfida e il risultato è quello che potete trovare in apertura di Horror Lovers, a  introdurre "Acqua e Sangue", il bel racconto di Cristiana Astori.

Come hai ideato il concept e che tecniche hai usato?

Per prima cosa,come faccio quando mi arriva una sceneggiatura,ho letto il racconto che avrei dovuto illustrare. Quindi l'ho letto di nuovo. Poi ho lasciato il cervello libero di pensarci su per un po',facendo altro. Quando sono tornato al tavolo da disegno ho buttato giù una bozza di quella che sarebbe stata poi l'illustrazione definitiva,realizzata in digitale,con Manga Studio.Una nota di colore: per il personaggio di Rodolfo mi sono ispirato a Draka,che i lettori del Dampyr bonelliano ben conosceranno.

Quali sono i punti di forza, secondo te, del racconto che hai illustrato?

Acqua e sangue parla dell'inevitabilità dei sentimenti forti,come l'amore e l'odio e li getta in un gorgo di situazioni e di epoche,trascinando il lettore nella più affascinante delle discese nel maelstrom, straordinaria come le vite dei succhiasangue protagonisti distrutti alla fine più dal peso delle proprie passioni che dal calore letale dei raggi del sole.

Che opinione hai del risultato finale e cosa pensi delle antologie illustrate?

L'insoddisfazione per il proprio lavoro è un must del disegnatore,a quanto pare. Tenuto conto di questo dato di fatto,direi che l'apprezzamento dell'autrice del racconto abbinato alla mia illustrazione mi fa pensare positivo. Non sono un grande esperto in materia di antologie illustrate, mi sono mosso in una zona oscura. A livello concettuale direi che sono due modi diversi di raccontare una storia,il racconto e l'illustrazione,entrambi sicuramente validi di per se e assai funzionali,almeno in potenza,se utilizzati insieme come credo dimostri ampiamente il bel volume di Horror Lovers,dove la sinergia tra scrittura e disegno,è tanto più vicina quanto più distanti sono gli stili degli illustratori e degli scrittori che hanno contribuito a costruirla.

Fumetto e illustrazione, quale prediligi e come ti differenzi nell’approccio?

Come il racconto e l'illustrazione,così anche il fumetto è uno strumento che ci consente di raccontare una storia. Se dovessi esprimere una preferenza tra i tre,direi che la palma andrebbe all'arte sequenziale. Dal punto di vista tecnico,il mio approccio cmq è simile:sia nel caso dell'illustrazione che della tavola a fumetti leggo la sceneggiatura,o il soggetto,mi procuro la documentazione del caso,ci penso. Poi ci pensai ancora,e solo in un secondo momento riverso su carta il frutto dell'elucubrazione,che in prima battuta difficilmente è poco più che uno scarabocchio. Come se fosse un blocco di pietra grezzo,e io uno scultore d'altri tempi,ci lavoro su finché nn raggiungo un risultato soddisfacente. O finché non c'è più pietra da scolpire. Fortunatamente questa fase di solito la faccio in digitale,così le foreste sono salve.

Attualmente a cosa stai lavorando? Ci puoi dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?

Sicuro,anzi è un piacere condividere con voi quello che bolle nella mia piccola pentola personale. Al momento sono nello staff di Long Wei,miniserie dell'Aurea Editoriale in edicola da giugno 2013. Su testi di Diego Cajelli, ho realizzato il numero 5, e sto lavorando sul numero 10. Per il momento è più o meno tutto, alla prossima!