“Dylan White” è un cuoco: lavora a Baton Rouge, in Louisiana. Un giorno dopo l’altro, la solita routine. Una vita certo non straordinaria, ma felice, impreziosita dalla solida relazione con la fidanzata “Brandy”.

Il ragazzo non va in cerca di emozioni, ma alcuni eventi suscitano la sua curiosità, spingendolo a guardare indietro, nel suo passato sepolto e dimenticato. La strada dei ricordi lo conduce a New Orleans, dove dovrà trovare risposte e, forse, redenzione per le terribili azioni compiute in una vita che pareva così lontana.

Il regista Adam Gierasch, in collaborazione con la sceneggiatrice Jace Anderson, decide di tratteggiare il suo Schism come un horror a tinte fosche, contraddistinto da una profonda analisi sulla complessa figura del protagonista: per certi versi, una sorta di moderno Orfeo. Come lui, Dylan avrebbe potuto lasciarsi cullare dal suono della sua ordinaria contentezza, ma non ha resistito, voltandosi indietro a guardare se stesso e le sue malefatte. Riuscirà a riconquistare una seconda volta la sua piccola oasi di felicità?