"Accorrete. Accorrete numerosi, Signore e Signori, ad ammirare le vostre noiose paure!”

 

Dopo lo spietato The House of Flesh Mannequins (2009), film culto definito “il primo reality movie al mondo”, Domiziano Cristopharo, regista indipendente del sottosuolo romano i cui film rappresentano una vera e propria finestra aperta sulla società contemporanea, dirige The Museum of Wonders (2010), una macabra storia d’amore, soldi e potere.

Da alcuni giorni è possibile assistere allo spettacolo del circo dei freaks più bizzarro del cinema comodamente a casa propria, grazie allo streaming di Alypsia.net, raggiungibile attraverso il link www.aplysia.net/p/lungometraggi.html, che vi consentirà, alla modica cifra di € 3,00, di poter ricevere una password con l’indirizzo dal quale vedere il film in streaming. La password é valida per un mese, durante il quale è possibile vedere il film tutte le volte che lo desidererete.

 

Il film

The Museum of Wonders (2010) è un mondo oscuro e misterioso, popolato da freaks, splendide ballerine, ammalianti narratrici, maghi e giganti forzuti: un circo inquietante che si esibisce tutte le notti al cospetto di un pubblico morboso e incuriosito. Scritto da Elio Mancuso, il lungometraggio è un mix claustrofobico di film come Niagara, Ascensore per il patibolo e Freaks, un intreccio di percorsi umani indefiniti, un museo delle meraviglie in cui l'aspetto interiore si confonde senza distinzione (etica, fisica o morale) con quello esteriore. Un film, questo, che stupirà per la sua incredibile attualità (l'immagine di un nano che offre duemila euro a una soubrette dovrebbe bastare al pubblico per evocare vicende politiche scottanti e vicine), oltre che per il modo in cui affronta le sue tematiche.

Nel cast: Maria Grazia Cucinotta, Maria Rosaria Omaggio, Elda Alvigini, Giovanna Nocetti, Valentina Mio, Ivonne Sciò, Giampiero Ingrassia, Ruggero Deodato, Venantino Venantini, Francesco Venditti e tanti altri.

 

Il regista

Domiziano Cristopharo, regista indipendente del “sottosuolo” romano, si è avvicinato al genere erotico/horror già 4 anni fa, ottenendo un enorme successo di pubblico e critica e aggiudicandosi 6 premi Internazionali (che si sommano ai 3 di The Museum of Wonders) e 8 partecipazioni a Festival in tutto il mondo, dirigendo l'onirico e discusso House of Flesh Mannequins, che includeva real sex e "snuff movies" in un mix porno/horror di grande impatto (ad arricchire il film il cameo di Roberta Gemma).

Definito da molti come un autore emergente di spessore, paragonabile a un mix tra Fellini e Dario Argento, Cristopharo si caratterizza per un gusto visivo retrò, una spiccata predisposizione per il nudo e le immagini “shock” e una regia assolutamente “interiore” e per nulla soggetta ai frenetici montaggi da videoclip così in voga al giorno d'oggi; nel suo immaginario il fantastico sconfina nel quotidiano e il quotidiano è il vero orrore che tormenta l’uomo del terzo millennio. A chi lo taccia di pornografia lui risponde citando Picasso: “L'arte non è mai casta e bisognerebbe tenerla lontana dai candidi ignoranti. Se fosse casta non sarebbe arte”.