Lessinia, montagne a nord di Verona, piccolo abitato di San Francesco, tra Camposilvano e Velo. In un prato isolato, al limitare del bosco, sorge una vecchia casa di pietra che, da lontano, appare semplicemente come una costruzione mai completata. Avvicinandosi, però, si può notare che tutti i muri interni ed esterni, così come i massi circostanti l'abitazione, sono stati letteralmente riempiti di croci, scolpite in varie forme e misure. Chi vi abitò (o meglio: chi ci provò), nessuno sembra in grado di ricordarselo e probabilmente il fatto deve essere avvenuto molto tempo fa. Improvvisa devozione del costruttore o tentativo, da parte sua, di scacciare i numerosi spiriti malefici e creature strane che tradizionalmente infestano quei boschi? Una cosa: del proprietario non è rimasta proprio nessuna traccia.

Molto spesso in passato, in certi luoghi montani del veronese, vendere una casa risultava difficile a causa delle numerose leggende che parlavano di rumori notturni. In quel caso si diceva che [gli spiriti] i bàte, o i regnisse (danno dei colpi o... "regniscono" - i regninsaori o reinsaori erano fantasmi che tornavano nel mondo per vendicarsi). L'origine della parola reignir non è certa: secondo Ezio Bonomi, studioso delle superstizioni della Lessinia e autore di numerosi saggi, potrebbe derivare da riegner: rinvenire, tornare in vita; altre ipotesi indicano il tedesco medievale renijren, regnare. In contrada La Valle, nei pressi di Camposilvano (quindi vicino alla "Casa delle Croci"), c'è un terreno chiamato proprio Prà dei Reinsaori.