Quello che la Blitz Games sta sviluppando con Possesion è un impegnativo e ambizioso progetto che spazia fra i generi, un misto di componenti visti in Grand Theft Auto ma con molti più tocchi strategici.

La storia è quella di quattro ambientalisti che, intrufolatisi in un laboratorio di una non meglio definita corporazione, accidentalmente liberano il virus che muta i vivi in zombi, un po’ come nel film “28 giorni dopo”.

Uno di questi si dimostra più intelligente ed evoluto, e costituisce il personaggio giocante principale, e agisce da controllore verso altri. Il suo scopo è annientare la malvagia corporazione e, naturalmente, controllare tutta la città.

Muovendolo in una visuale in terza persona si potranno impartire ordini alla propria truppa che potrà attaccare i passanti, esplorare l’ambiente, difendersi dai poliziotti o dai soldati e molto altro ancora. All’inizio i propri sudditi saranno pochi ma ogni nemico abbattuto sarà un potenziale nuovo soldato da introdurre nel proprio gruppo, essendo il morbo trasmissibile da alcune tipologie di zombi. Infatti il repertorio di morti viventi ne comprende diversi tipi: quelli classici, stupidi e lenti ma molto affamati, quelli corridori, veloci e atletici, quelli capaci di arrampicarsi su qualsiasi parete, oppure ancora quelli con il potere di gonfiarsi per rilasciare gas mutageno. Più avanti si svilupperanno anche dei colossali mastodonti specializzati nella raccolta e lancio di oggetti di grosse proporzioni quali auto e alberi. Ce n’è per tutti i gusti, insomma.

Il controllo pare essere intuitivo e veloce, basandosi sulla selezione dei sottoposti tramite cursore e la successiva pressione di tasti per impartire l’azione desiderata.

Dai primi video che la carne al fuoco è davvero molta: le possibilità di poter controllare i singoli zombi dimostra che strategia e azione sono state fuse con intelligenza mentre la reattività dei personaggi non giocanti è ben riuscita e stimolante.

Gli zombi sembrano essere costituiti da numerosi poligoni con texture di buona fattura. L’ambientazione è standart e la città è realizzata con un discreto numero di poligoni e texture nella media.

L’idea di poter finire le varie quest in maniera diversa, la possibilità di giocare online e immaginasi un’ambientazione che reagisce in maniera sempre diversa all’invasione, sono punti a favore che sulla carta renderebbero il gioco quasi perfetto, sperando che non sia solo fumo sugli occhi. L’unica macchia visibile è un abbassamento vistoso del frame rate in situazioni di forte carico di personaggi su schermo. Ma forse preoccuparsi è ancora prematuro: se il gioco sarà capace davvero di fare quello che gli sviluppatori dicono lo si vedrà non prima del 2007 su piattaforma PC e probabilmente sulle non ancora dichiarate console di nuova generazione.