La notizia, riportata ieri dal prestigioso magazine Variety, è di quelle che mettono l'acquolina in bocca: la casa di produzione Fortress Entertainment avrebbe acquistato i diritti cinematografici di The Lighthouse at the End of the World e si appresterebbe a cominciare la lavorazione del relativo film.

Il romanzo di Stephen Marlowe, pubblicato una decina d'anni fa negli USA, riguarda gli ultimi giorni di vita di Edgar Allan Poe, e più precisamente quelli a cavallo tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1849, quando il grande scrittore scomparve nel nulla senza lasciare tracce di sè per quasi una settimana, salvo poi essere ritrovato, in stato di semincoscienza e delirante, in un vicolo di Baltimora. Soccorso e trasportato in un ospedale, Poe morì pochi giorni dopo, il 7 ottobre, senza essersi mai ripreso dal delirio.

Il libro The Lighthouse at the End of the World approccia il mistero della sua "latitanza" imbastendo una storia ricca di allucinazioni che comprenderebbe, tra le altre cose, l'incontro di Poe col suo malvagio doppelganger...

Tempo fa sembrava dovesse essere David Lynch a lavorare su questo progetto, ma il regista, dopo mesi di brainstorming e valutazioni varie, ha preferito rivendere i diritti cinematografici ai suoi amici Marian Rees e Anne Hopkins: i due sono ora produttori esecutivi del film, mentre la produzione sarà affidata a Jonathan Sanger (Elephant man, Suspect Zero).

La selezione del cast dovrebbe cominciare a breve; è già stato scelto chi dovrà "sfornare" un valido script partendo dal romanzo di Marlowe: è Merritt Johnson, un giovane e rampante sceneggiatore al momento impegnato nella scrittura del soggetto di Lovelace, il film biografico sulla "storica" pornodiva Linda Lovelace (Gola profonda).