Matej Curko (1967) fu un cannibale sloveno, sembra siano varie le vittime della sua follia, quelle accertate sono due donne, consenzienti!

In vita sembrava essere un ragazzo normalissimo, viveva con la moglie e i due figli di lei a Sokol, un tranquillo paesino di 880 anime. 

Esperto di informatica, amava fare filmati con la sua telecamera, frequentava un club di photo shooting e riprese video. Inoltre era un appassionato di tiro a segno: la sua pistola preferita era una 9 millimetri Luger. 

I vari compagni lo definirono un uomo mite e tranquillo. 

Non aveva lasciato sospettare a nessuno che potesse avere una terribile e macabra doppia vita, ma in un villino giallo immerso nel bosco di Kysak, Matej creò un covo per incontrare e mangiare le sue vittime consenzienti. In questa casa conservava anche parte dei corpi e un archivio di foto dei suoi crimini. 

Come il più famoso cannibale tedesco Meiwes, usava internet per cacciare. 

Attraverso la mail segreta kanibm@volny.cz il mostro comunicava con le vittime che si offrivano a lui.  

La casa del cannibale 
La casa del cannibale 

Ha 43 anni Matej, il 10 maggio del 2011.

In quel giorno il mostro è pronto a incontrare una futura vittima, un uomo svizzero che si chiama svizzero Markus Dubach.

Quest'ultimo aveva lasciato, per scherzo di pessimo gusto dichiarerà poi, un messaggio in un forum dove si candidava per essere mangiato perché depresso e vittima di bullismo. Attira naturalmente l'attenzione del pazzo sloveno.

Ma dopo aver ricevuto una mail del cannibale che mostrava parti di carne cotta, tra cui un seno, ha paura e decide di denuncialo.

All'appuntamento manderà un poliziotto che avrà con Curko uno scontro a fuoco, ferendolo con cinque colpi.

Morirà in seguito alla sparatoria dopo due giorni, il 12 maggio del 2011.

Nello zaino con cui Curko si presentò all'appuntamento vennero ritrovati una serie di oggetti che non lasciano spazio alle interpretazioni: vaschette per alimenti dove avrebbe conservato parti del corpo, corde, nastri, cacciaviti, guanti in lattice, laccetti di plastica da giardinaggio da usare come manette.

Ma non è tutto: c'erano delle spezie per condire la carne e del pepe nero.

In una cassaforte nel seminterrato della villa la scientifica ha trovato armi bianche, da fuoco e munizioni. 

Le armi del cannibale 
Le armi del cannibale 

Le indagini eseguite dall'ufficiale della polizia Jaroslav Spisiak hanno portato al ritrovamento di due ragazze sepolte nella foresta di Kysak.

Le giovani connazionali dell'assassino si chiamavano Lucia Uchnarova e Elena Gudjakova

I corpi erano mutilati e le parti mancanti corrispondevano a quelle cucinate.

Le foto di un seno cucinato fanno temere per la sorte di una terza vittima, forse italiana.

Dubach, che ha deciso di scrivere un libro per raccontare la sua esperienza, ha dichiarato infatti che tra le vittime di Matej ci sarebbe anche una ragazza italiana tra i 25 e i 28 anni il cui corpo non è mai stato ritrovato. 

Le vittime
Le vittime

Per alcuni anni la polizia italiana ha tentato di far luce su questa storia, ma è molto complicato. Il server che il cannibale aveva usato ha azzerato tutti i i dati e tutte le mail precedenti al 2009.

Le ragazze scomparse in italia tra il 2009 e il 2011 della presunta età della vittima sono molte. In pratica venire a capo di questo enigma è praticamente impossibile, come dare un esatto numero ai crimini commessi da Curko, che per attirare vittime dalla sanità mentale traballante, avrebbe potuto tranquillamente aver inventato molte delle cose raccontate.

Un orrore destinato a rimanere sepolto nel mistero.

La rubrica Indovina chi viene a cena vi saluta!

I precedenti approfondimenti li trovate ai seguenti link: Issei SagawaEnriqueta MartíVincenzo VerzeniAlbert FishAndrej ČikatiloArmin MeiwesEdward Gein e Jeffrey Dahmer.