Shocktillyoudrop.com ha incontrato il regista Breck Eisner (Sahara) per discutere del suo contributo alla serie horror di 13 puntate Fear Itself (in partenza negli U.S.A. il 5 giugno sulla NBC). Ma alla fine il regista, in piena febbre da revival, non ha fatto altro che parlare dei suoi prossimi progetti, i remake di Il mostro della laguna nera (1954, Jack Arnold) e di The Crazies (1973, George Romero).

Eisner ora sta ultimando le riprese di The Crazies, apocalittico e satirico film di Romero sugli effetti di un'arma bateriologica rilasciata accidentalmente dall'esercito su una piccola cittadina americana, e che finisce per renderne folli gli abitanti. Un film quello di Romero

profondamente radicato nei primi anni '70, il periodo in cui infuriavano la Guerra Fredda, la paura della Bomba e il paranoico motto “duck and cover”. La prima difficoltà per Eisner e il suo sceneggiatore Ray Wright (Pulse) sarà quindi di riuscire a rispettare l'eredità lasciata da Romero e, allo stesso tempo, attualizzare il film ai giorni nostri: “Ovviamente, la versione di Romero aveva una piega anti-guerrafondaia, radicata nelle conseguenze negative di Korea e Vietnam. E ora siamo chiaramente in una situazione simile” ha spiegato il regista. “La storia rimarrà grossomodo la stessa, e cercheremo di rimanere fedele all'originale, anche se abbiamo lo spazio per aggiornare qualche aspetto”. La prima differenza rispetto al film del '73 sarà nel punto di vista adottato: mentre Romero seguiva due pompieri che cercavano di rompere la quarantena militare, il nuovo film avrà come protagonista uno sceriffo. Anche il comportamento dell'esercito subirà una modernizzazione: “Nel nostro film, i militari sono meno brutali, ma più pericolosi. Nel finale, i loro modi di contenere l'epidemia sono molto più estremi... ma non dirò quali sono”. Riguardo ai 'crazies', i pazzi infettati con la malattia: “Sono sicuramente tutti pazzi, ma non sono zombie. La sfida più grande è mettere subito in chiaro che il nostro non è un film di zombie. Le loro azioni non sono coese, ognuno sfoga la malattia a modo suo”.

Ma mentre lavora su The Crazies, con la mente Eisner è già proiettato in Amazzonia, ansioso di dare vita al nuovo Gill-man nel remake di Il mostro della laguna nera, la cui produzione è già stata da troppo tempo rallentata a causa dello sciopero degli sceneggiatori. Il film, basato su una sceneggiatura di Gary Ross (Pleasantville, Big), sarà girato a Manaus, in Brasile, e sul Rio delle Amazzoni, in Perù. Il remake di Eisner sarà ambientato in uno scenario contemporaneo, e anche l'aspetto della creatura ha subito un make-over per mano dell'artista Mark McCreery (Jurassic Park, Pirati dei Caraibi): “La creatura è pronta, abbiamo impiegato sei mesi a crearla. E' molto fedele all'originale, ma più moderna”. Ma quando si parla di un mostro verde proveniente dagli ingenui e impressionabili anni '50, è davvero possibile parlare di modernizzazione oppure c'è il rischio che la creatura non spaventi più nessuno? Il regista non sembra avere dubbi: la creatura tornerà a spaventare anche ai giorni nostri, grazie a una sapiente attualizzazione e all'uso combinato di computer grafica ed effetti speciali tradizionali. Riguardo al tono di cui sarà permeato il film, Eisner ha posto particolare attenzione alle caratteristiche della creatura: “La creatura sarà una Creatura, e non un mostro. Questa è la prima cosa. Non la trasformeremo in un mostro. Sarà ancora capace di empatia, sarà ancora letale e avrà ancora dei modi fuorviati di esprimere interesse per una donna, ma sarà comunque la 'Creatura'”.

Le date di uscita nelle sale di entrambe i film sono ancora incerte, quindi per sapere se entrambi i progetti si tradurranno in una mossa vincente non possiamo far altro che aspettare. Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi.