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Inviato: Lun, 12 Mag 2008 08:12 Oggetto: Il nascondiglio |
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Irene Vanni
«Degustatrice di Sangue»
Messaggi: 869 Località : PI
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Inviato: Lun, 12 Mag 2008 08:12 Oggetto: Re: Il nascondiglio |
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Non posso che concordare con la recensione. Hai davvero centrato i punti essenziali, in particolare il richiamo agli anni \'70 e quello spezzarsi della sceneggiatura nel passato, prima di mostrarci cos\'è accaduto. E\' vero, però, si tratta di un\'arma a doppio taglio perché chi ha visto \"La casa dalle finestre che ridono\" intuisce sin dall\'inizio dove andrà a parare la storia. Ma si capisce che non è l\'originalità ciò che Avati cerca, e già lo aveva ampiamente spiegato nelle interviste che ne hanno preceduto l\'uscita. 4 stelle meritatissime. |
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Inviato: Ven, 23 Mag 2008 08:58 Oggetto: |
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Già , Irene. Poi con la corsa sfrenata che oggi si fa alla ricerca di un'idea "geniale" spesso anche a discapito della qualità , questo film dovrebbe far capire ai registi che in realtà lo spunto originale non è una condizione necessaria nè sufficiente. Con una trama volendo anche banale e un budget relativamente limitato si può costruire un gran film ancora oggi, basta essere bravi... e Avati è uno dei migliori ancora adesso. L'unica cosa che mi rammarica è che ci sono film molto peggiori in circolazione che battono cassa molto di più. E' un peccato. Alberto Alamia
Ora su The avant-ground: i MoRkObOt a Lodi. Come sempre foto e video del live!
Solo su horrormagazine.it |
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maria80
«Cittadino di Innsmouth»
Messaggi: 54 Località : piemonte
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Inviato: Sab, 30 Ago 2008 18:32 Oggetto: |
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questo film l ho trovato molto carino in genere Avati non mi entusiasma ,ma mi piace molto la Morante ed è per questo che l ho visto Il diavolo è un ottimista se crede di peggiorare gli uomini |
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Inviato: Lun, 01 Set 2008 09:41 Oggetto: |
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Devo dire che ahimé. non sono molto in sintonia con la recensione. Sono un fan dell'Avati horror fantastico, e sinceramente mi aspettavo molto di più da questo film.
La storia è buona, con diverse possibilità di sviluppo non sfruttate. Mi sembra che la psicologia dei personaggi non sia poi così ben sviluppata, anzi; la storia passata della protagonista viene accennata, senza mai emergere, così come il presunto "cattivo" viene intravisto una volta e basta. Anche la suspence e la tensione è piuttosto altalenante. Ho letto il libro, che mi è piaciuto molto più del film, e l'impressione è che la sceneggiatura tenda a ricalcare le modalità della narrazione del romanzo, per nulla adatte a un'opera cinematografica.
Poi ne vengano di film italiani così, però da Avati mi aspettavo ben altro. |
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