Il dio nell'alcova

Leggi la recensione.

Volevo scrivere un commento carino ma la recensione di IT(le tue iniziali fanno il nome di un famoso capolavoro horror firmato S.King,immagino te ne sarai accorto)è perfetta,cos'altro potrei aggiungere?I miei complimenti allo scrittore e a...IT,per la rece.
E che il mio racconto preferito è COMPAGNO DI GOCHI,sazia molto il mio spirito vendicativo,ih-ih!!
Questo libro,col suo macabro e spettrale realismo che raffigura un mondo in decadenza permeato dall'arcano e dai fantasmi terrificanti dei suoi stessi recessi,mi ha tenuto compagnia in una notte insonne.Perciò l'ho amato un pizzico in più.
Comunque è questo che fondamentalmente mi piace leggere:crude immagini significative che si susseguono in uno scenario che ti scorre davanti veloce come le pagine che sfogli,perchè è un libro che leggi tutto d'un fiato.Che peccato che i racconti fossero così pochi!

Stiamo lavorando per voi
(Purtroppo ci si mettono di mezzo miliardi di cose insignificanti tipo respirare, mangiare, lavorare, dormire, pulire casa, osservare la gente per ricavare idee, ecc ecc ecc ecc..........)

Puoi scrivere mentre respiri e mangiare mentre osservi la gente!Risparmierai del tempo!

O potrei mangiare la gente mentre osservo quello che scrivo!

Carriera breve ma intensa...

Potresti anche fare finta di lavorare mentre dormi e scrivere la gente che mangi mentre osservi...

Ho finito il libro di elvezio.

io non sono un'esperta di letture horror. Anzi, ho sempre pensato (e qui mi espongo al pubblico ludibrio, denudando il mio collo per i canini di torello e compagni) che la parola scritta, se non è molto buona, trasforma la paura in patetica comicità. Almeno per me. Ho bisogno di immagini e suoni per spaventarmi davvero e per godermi il mio stesso masochismo. C'è una dimensione sensoriale che la mia lettura non prevede (visto che in genere un libro mi estrania molto da quanto intorno a me è vista, tatto, suono, odore, gusto). Quindi l'horror su carta mi lascia spesso molto perplessa.
Tutta questa lunga premessa per dire che invece il libro di elevezio è piaciuto anche a me povera profana, che l'ho trovato per fortuna "non necessarimente fotografico" (a me non piacciono le descrizioni di mostri, diavoli, sangue, ecc; mi annoiano.). Ci sono racconti in cui l'angoscia è collegata alla bella narrazione e non necessariamente alla storia (il che secondo me è un valore aggiunto per uno scrittore), altri in cui gli elementi naturali (il bosco, il mare, la terra, ecc) sono forti e temibili, altri in cui semplicemente la storia è potente e basta a se stessa. Altri mi sono piaciuti meno, perchè purtroppo la narrativa di genere, paradossalmente, è secondo me quella più facilmente esposta al rischio del già-visto-già letto. Però il giudizio è positivo.
Mi ha fatto anche piacere leggere le ultime pagine, quelle in cui elevezio ci ha fatto sbirciare tra le sue ispirazioni.

Commento senza timore d'essere fraiteso (e certo che Elv non se la prenderà), poiché si conosce il mio pensiero sull'opera di Elvezio, e dico che Ivo è stato eccessivamente benevolo nel giudizio del libro.
Che Elvezio sappia scrivere, non ci sono dubbi, ma che manchi solo una stellina a raggiungere la perfezione mi pare mooolto generoso.
Se le cinque stelline le riserviamo solo ai capolavori assoluti, il volume di Elvezio si posiziona giusto un gradino sotto. Lusinghiero, non credete?

Daniela/Alice, giusto?
Mi hai intravisto a Firenze quindi puoi immaginare più facilmente degli altri (che vedono solo la temibile foto di quarta di copertina) quanto sia effettivamente arrossito anche a distanza e con la protezione dello schermo...

Grazie. Parole che, ancor di più perchè dette da una "profana", non possono che farmi star bene...

Alla prossima

Leggo solo ora il post di Franz (che, per i pochi di voi cche non lo sanno, ogni anno si legge boh, almeno 300 racconti horror di esordienti e che presiede insieme a Forte alla giuria di alcuni premi, sono credenziali non da poco, giudicate voi)...

Ha ragione su tutta la linea.
Ivo (e ne abbiamo già parlato altre volte) incarna il lato hooligan/sturm und drang della critica horror, vuole la rinascita del genere e reputa anche solo il gesto di scrivere supernatural degno di plauso.
Io incarno l'altro lato della critica. Scrivi horror e sei esordiente? Uso su di te gli stessi strumenti di giudizio che uso su Joyce o Kafka e caxxi tuoi (più che altro lo faccio coi film e tendo a essere spietato in quanto di film ne ho visti quanti racconti ha letto Franzh, è naturale poi che una roba tipo Il Signore degli Anelli mi faccia addormentare e ne esca distrutto se affrontato con serietà critica).

Ivo ha operato la stessa scelta di voto nei confronti del volume di Pilo (c'è un interessante post al riguardo) premiando l'intenzione. Io tendo a dare di media almeno una stella in meno di quelle che assegna Ivo sempre, e già mi viene imposto di usare le stelle, io personalmente le odio e non vedo come possono essere utili a qualcuno, uno passa, legge il titolo del film, ci clicca su e legge l'analisi critica. Le stelle sono tipiche della società odierna e pazienza... Come il pollice su/giù/mezzo di FilmTv, te la rimenano con il fatto che è molto visuale, veloce, smart, userfriendly, vabbeh, mi sto lasciando prendere e faccio male, discutere su internet (traducendo una delle frasi più illuminanti che abbia mai incontrato) è come arrivare primo alle olimpiadi degli handicappati: avrai anche vinto ma rimani mongoloide...

rimane il fatto che 4 stellette/ottimo è effettivamente troppissimo e rimane anche il fatto che inizialmente speravo solo uscisse la news concernente la puubblicazione, essere recensito ottimamente su un sito cui collaboro quotidianamente puzza di bruciato lontano un miglio, non importa se sia poi vero o no, la puzza rimane. E' il motivo per il quale di solito smetto subito di inviare racconti ai concorsi per i siti cui collaboro (per l'ultimo Lovecraft avevo iniziato a collaborare con Fantasy Magazine a metà del tutto quindi non potevo più farci nulla), non posso essere psicologicamente certo della purezza del tutto , Franz lo sa, io sono uno di quegli stupidi che credono ancora a certi valori...
Sono sicuro che alcuni visitatori del sito avranno fatto l'equazione collabora=si becca bella recensione.... E io non voglio che accada, semplicemente.


Fine inciso, torno al giudizio critico sulle opere...

Poi c'è l'eterno rifugio di ogni discussione ... "I gusti sono gusti" e bella lì.... Boh, è una frase che ho usato poco in vita mia e non mi ci ritrovo... Ci sono regole, trucchi,linguaggi, meccanismi... E su quelli non si doscute "de gustibus"....

L'unica cosa di cui sono sicuro è la felicità che ho provato nel ricevere le ormai centinaia (assurdo, non ci avrei mai creduto di fronte a un progettino artigianale come questo) lettere (e non mail, proprio lettere) di complimenti di gente che non conoscevo prima (e quindi, spero, onesta e disinteressata) ... Quella felicità mi ripaga delle ore spese a imbustare libri e incrociare dita...

Grazie a tutti


No guru, no method, no teacher

alice, esatto.

e la prossima volta ricorda quello che ti ho scritto a proposito della formula "soddisfatti o rimborsati", mi raccomando.

Ma perchè discutere sulle stelline?Tanto alla fine sono i lettori a giudicare,e crdete che la maggiorparte di loro lo faccia in base alla qualità effettiva?Figuriamoci.Chi legge vuole provare qualcosa che va aldilà della perfezione stilistica.

Ecco, appunto.
O perlomeno, io la penso così.
Certo, quando a tutto ciò si aggiunge lo stile, beh, ecco i geniacci! Beati loro...

E cosa ci trovi da ridere?