In uscita il prossimo 2 aprile il romanzo La Sentinella dello scrittore Claudio Vergnani, nella scuderia Gargoyle sin da Il 18° vampiro, suo spiazzante esordio del 2009.

Scrittore, armato di una cultura solidissima nella sua suggestiva anarchia, Vergnani mostra una originalissima cifra poetica, mix esilarante di alto e basso, che ben si adatta a trame metropolitane - all'insegna di alienazione urbana e denuncia sociale - dove attualizza efficacemente i topoi del gotico e terrifico, non respingendo venature di splatter e pulp. 

Ne La Sentinella siamo in un futuro non ben definito, in un’era di uguaglianza e spiritualità, in un mondo dove non è più necessaria nemmeno la polizia o l’esercito. Un paradiso? Forse no. Le premesse per un distopico in piena regola ci sono tutte, ma, come ci ha abituati lo scrittore di Modena. Ci troviamo, infatti, di fronte a qualcosa di totalmente nuovo, dove i cliché dell’horror vengono ripresi, rielaborati e trattati come mai prima dando vita a qualcosa di indefinibile, a metà tra parabola horror e distopia evangelica, su cui giganteggia la questione "se tutto andasse come vorremmo saremmo comunque in un mondo felice?".