Uno dei progetti horror più ambizioni di Netflix è senza dubbio la trilogia di Fear Street. I tre capitoli sono stati girati uno dopo l’altro per la regia di Leigh Janiak che ha voluto giocare con gli stilemi di vari sottogeneri in tutta la trilogia.

Il racconto si è concluso con Fear Street Part 3: 1666 ma la serie potrebbe proseguire all’infinito, c’è infatti un numero enorme di romanzi horror firmati R.L. Stine cui le pellicole sono ispirate e che potrebbero essere saccheggiati per espandere l’universo Fear Street.

Potenzialmente dunque Netflix ha per le mani un franchise che potrebbe andare avanti per anni. E Leigh Janiak spera proprio sia così. Queste le parole della regista a IndieWire:

Una delle cose che più mi entusiasma di Fear Street è che il suo universo è così vasto, consente di lavorare molto. Potremmo creare il nostro MCU horror che raccolga assassini provenienti da molte epoche diverse. Il perno di tutto è che il diavolo vive a Shadyside, ma c’è spazio per raccontare tutto quello che si muove intorno.

Spero che il pubblico apprezzi abbastanza la trilogia da permetterci di continuare a esplorare oltre questo mondo. Si potrebbe pensare a un’altra trilogia, a dei film stand-alone, a una serie tv. In realtà non penso nemmeno più a Fear Street in termini di film o serie. Ed è questa la cosa grandiosa di Netflix, ti dà la possibilità di realizzare una sorta di ibrido. Sono entusiasta solo all’idea di cosa potrebbe venirne fuori.

Ho iniziato a galvanizzarmi all’idea di uno slasher ambientato negli anni ’50. Da fan dell’horror è semplicemente fantastico pensare a tutti i decenni che potremmo esplorare e raccontare.

E la trilogia di Fear Street di Janiak si conclude proprio con la suggestione che qualcun altro sia entrato in possesso del libro che nel 1600 ha scatenato l’inferno su Shadyside. Le porte sono dunque rimaste spalancate sull’incubo.

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