Si è conclusa lo scorso 23 maggio la seconda stagione americana di Hannibal, in onda sulla NBC. La serie cruenta, iniziata anche in Italia nel 2013, continua a crescere nell'apprezzamento da parte di pubblico e critica, riservando ai fan un finale violento ed entusiasmante oltre le aspettative.

Il dottor Lecter, interpretato sul piccolo schermo dal danese Mads Mikkelsen, in un prequel dei fatti de Il silenzio degli innocenti, si ritroverà gli occhi di tutti puntati addosso. L'agente Crawford (Laurence Fishburne) è tormentato dai dubbi sul vero killer e sul primo sospettato. Inevitabilmente, con un simile clima Lecter finirà per tradirsi, come viene rivelato direttamente nella prima puntata. Per scoprire i modi e le conseguenze sarà però necessario seguire la stagione per intero.

Stagione che Italia si può guardare solo con il binocolo. Dopo l'archiviazione repentina nel 2013, con le ultime sei puntate ammassate nell'arco di 24 ore, sembra difficile che una qualche emittente si accolli i diritti per la trasmissione nel nostro Paese. Con una puntata saltata a piè pari e una critica nostrana che punta il dito contro le scene forti (delle quali, a tutti gli effetti, Hannibal abbonda), probabilmente ai fan toccherà anche per la terza stagione affidarsi all'emittente americana.

Che l'Italia non sia pronta per argomenti trattati in modo crudo lo avevamo già visto con il polverone alzato da Il trono di spade, lavoro della HBO basato sui romanzi di G.R.R. Martin. Se poi sul piccolo schermo l'argomento passa dal realismo medievale, all'onirico, insanguinato, disturbato cannibalismo, le speranze di poter seguire la storia seduti comodamente sul divano si assottigliano irrimediabilmente.