Ciao Luca, innanzitutto benvenuto sulle pagine di Horror Magazine! Leggo dalla tua biografia che ti sei appassionato al mondo dei trucchi scenici in giovane età. C’è stato qualche personaggio/film particolare che ti ha invogliato a imparare i segreti del mestiere?

Ciao Irene, innanzitutto ti ringrazio di questa opportunità e di poter parlare del mio lavoro in questa prestigiosa testata. La mia passione per i trucchi è nata dopo aver visto in cartoleria un kit per fare tagli e ferite e aver chiesto a mia zia se me lo avesse comperato... avevo 13 anni. Il primo trucco che feci fu un buco di proiettile a me stesso, ricordo ancora che in occasione di una cena con amici di famiglia mi presentai durante il dolce ai commensali con questo meraviglioso foro in piena fronte... e l'effetto fu quasi da infarto per alcuni invitati. Direi che l'effetto che ebbe sulle persone mi fece  nascere la passione per quest'arte. L'epoca comunque era quella di Nightmare, uno dei miei trucchi preferiti.

Hai lavorato per il cinema (“Precognizioni”), la televisione (“L’ispettore Coliandro”) e la musica (Death SS, fra gli altri). Quali sono le differenze che si possono riscontrare tra un ambito e un altro e quale preferisci?

Sinceramente non ho un ambito preferito, in quanto il mio lavoro rimane lo stesso, ma apprezzo comunque le piccole differenze. Per esempio, durante un live dei Death SS il trucco ha sicuramente grande importanza scenica ma non deve essere esageratamente preciso, in quanto i piccoli particolari non si notano, anche se sono un perfezionista e quindi tendo sempre a curare i particolari nei miei trucchi. Quando invece hai a che fare con produzioni televisive o cinematografiche puoi (e devi) essere più preciso e curare meglio ogni trucco, anche se i tempi restano spesso molto stretti. La differenza più grande tra uno spettacolo live e un video o film sta nello staff, ovvero, nel modo in cui ogni ruolo (trucco, parrucco, costumi, luci, suoni ecc..) si debba incastrare nei tempi perfettamente con altri... a volte può risultare frenetico, ma per la mia esperienza ho sempre trovato molta sinergia.

Ti capita perlopiù di lavorare seguendo delle indicazioni ben precise o puoi ritrovarti libero di proporre soluzioni?

Domanda interessante... Nella mia esperienza non ho mai avuto delle “limitazioni” particolari; nel caso dei Death SS ci sono trucchi storici oramai definiti, ma come avrete notato nell'ultimo album “Resurrection” il Licantropo ha avuto un notevole cambiamento (su direttive di Steve) rendendo il personaggio più attuale. Negli altri lavori ho invece molta libertà interpretativa, nonostante per determinati personaggi esistano canoni ben precisi da seguire per una buona resa finale.

Quali sono i materiali tipici con cui lavori?

Per la costruzione dei calchi utilizzo alginato, benda gessata e gesso alabastrino, mentre per la produzione di protesi utilizzo principalmente lattice. Per la colorazione delle protesi e i trucchi utilizzo colori Acquacolor e Supracolor della Kriolan marca con cui in questi anni mi sono sempre trovato benissimo.

Qual è il tipo di lavoro specifico che ti appassiona di più all’interno degli effetti speciali in generale?

Be', la produzione e applicazione di protesi assolutamente! Vedere il risultato finito è  galvanizzante; spesso per la produzione occorre tanto tempo e la ricerca del risultato “perfetto” non è sempre semplice, ma quando ottieni ciò che vuoi capisci quanto sia appassionante tutto il lavoro che hai fatto fino a quel momento. La ricerca non si limita alla propria fantasia, ma anche alla ricerca del realismo, spesso mi sono trovato a guardare siti non proprio convenzionali per ottenere particolari più realistici possibile... ma anche questo fa parte di questo meraviglioso lavoro.

So che per un trucco scenico con lattice il lavoro è lungo è difficoltoso. Puoi spiegare qualche passaggio ai nostri lettori?

Certo, innanzitutto è fondamentale capire con che tipo di trucco abbiamo a che fare, quindi approfondire la ricerca per renderlo il più reale possibile. Altrettanto importante è creare uno sketch del progetto cosi da aver uno schema ben definito del lavoro che si andrà a eseguire. Lo step successivo è la creazione del modello (solitamente con plastilina o argilla); in seguito si procede con il calco (così da ottenere il negativo). Ottenuto il negativo si prosegue con la colatura del lattice, l'asciugatura, l'applicazione e  la colorazione.

Che effetto fa trasformare un essere umano in un non-morto, un mostro, un demone?

E' fantastico, è proprio questo che mi ha spinto a cominciare e mi fa continuare questa meravigliosa avventura.

Hai qualche aneddoto riguardo al tuo lavoro?

Si, ricordo con immenso piacere il giorno in cui assieme ai Death SS girammo il video di “Eaters”. Conobbi il grandissimo Carlo Diamantini e devo dire che ebbi l'opportunità di vedere all'opera uno dei migliori truccatori in Italia. Mi diede ottimi consigli per raffinare la mia tecnica e sopportò stoicamente tutte le mie domande. Del resto ho ancora moltissimo da imparare. Un altro piccolo aneddoto riguarda il Metal Camp a Noto... Dove per la prima volta con i Death SS mi sono trovato a ricoprire diversi ruoli oltre al truccatore, nello specifico mi sono occupato degli effetti pirotecnici. Un'esplosione ha colpito il chitarrista Al De Noble facendogli saltare 2 corde (se non ricordo male), ma nonostante tutto ha continuato a suonare e ha portato a termine il concerto. In generale lavorare con loro è sempre un'esperienza meravigliosa e loro sono persone fantastiche. Con loro di aneddoti ce ne sono tantissimi ma non voglio dilungarmi troppo... che dire: sono dei professionisti!

Hai un lavoro che ti è particolarmente rimasto nel cuore?

Il trucco di Steve Sylvester per il video “Ogre's lullaby”, creare le protesi per le dita è stato veramente arduo in quanto non avevo un calco delle mani di Steve e tutto il lavoro è avvenuto via mail. Riuscire a capire ciò che Steve Sylvester e Marco Manetti (dei Manetti Bros.) volevano per questo video e vedere il risultato finale, grazie alle riprese di questi straordinari registi, non ha prezzo (n.d.r.: nella foto sotto, Steve Sylvester con i Manetti Bros. e le protesi alle dita per il video di "Ogre's lullaby").

Puoi rivelarci almeno un segreto?

In realtà sono un alieno... Scherzi a parte non saprei riguardo a cosa. Forse un segreto nel mio mestiere è cercare di essere un buon ascoltatore e a volte “psicologo”... le persone che si affidano a un truccatore e spesso restano 1-2 ore sotto le sue mani solitamente si lasciano andare a confidenze e se non sono abituate a questo tipo di esperienze sono tese o emozionate, sta nel truccatore metterle a proprio agio.

Quali suggerimenti daresti a chi si vuole avvicinare a queste tecniche?

Mi sento di dire che questo mestiere può essere molto gratificante a livello di soddisfazione personale, ma sicuramente richiede un investimento in tempo e pazienza non indifferente. Credo che per affrontare il mondo degli special fx ci voglia molta costanza e convinzione; non bisogna affidarsi a troppi tutorial di youtube, ma informarsi sui materiali che si utilizzano e gli effetti che possono avere sulla pelle delle persone. Mai improvvisarsi, ma essere sempre professionali e informati. Comunque, se avete inventiva, pazienza e tempo, questo lavoro può fare al caso vostro, i primi lavori non saranno stupendi, ma non demordete, al contrario cercate la motivazione giusta per rendere il lavoro successivo un capolavoro!

LUCA LA PIANA nasce a Bologna nel 1981, fin dalla prima infanzia ha dimostrato una spiccata predisposizione artistica. Nel 1994 all'età di 13 anni ebbe il suo primo "incontro" con il mondo degli effetti speciali comprando un kit per creare trucchi e ferite. Da quel giorno dedicò la maggior parte del tempo libero ad affinare la tecnica di trucco e a cercare di migliorarsi sempre più. Nel corso degli anni ha lavorato per alcune discoteche, set fotografici privati e per il Transilvania di Reggio Emilia. Nel 2008 viene contattato dal fondatore e cantante dei Death SS Steve Sylvester, il quale gli propone di diventare loro truccatore ufficiale e nel caso specifico di truccarli per l'ITALIAN GODS OF METAL. Nel 2010 partecipa alla realizzazione de "L'ispettore Coliandro" puntata "666" in vece di truccatore personale dei Death SS; nello stesso anno lavora come truccatore per un film della Excelsior Cinematografica "Precognizioni - stati alterati di coscienza", film ancora in fase di post produzione. Continua la sua carriera come truccatore facendo diversi video musicali, nei quali ha l'opportunità di affiancare professionisti come i Manetti Bros., Luca Boni e Marco Ristori, Carlo Diamantini e nel 2012 partecipa a una puntata pilota della serie S.I.S. Squadra Investigativa Speciale assieme alla SNCI Scuola Nazionale di Cinema Indipendente con il regista Salvatore Vitiello, con il quale aveva già collaborato alla realizzazione di un video musicale.