Brian The Brian è forse l’opera più celebre dello spagnolo Miguel Ángel Martín, cartoonist trasgressivo e provocatore, additato ai suoi esordi come sovversivo (in Italia il suo volume Psycopatia Sexualis nel ’98 è stato oggetto di sequestro dalla magistratura) e poi insignito di numerosi e prestigiosi premi. Una carriera, quella di Martin, da un estremo all’altro, come estremi sono i temi trattati nelle sue opere e contrastanti i sentimenti che suscitano nella critica e nel pubblico.

Il primo volume della trilogia di Brian The Brain (per chi se lo fosse perso è ancora reperibile il bel volume che raccoglie l’edizione definitiva pubblicato nel 2006 dalla defunta Coniglio Editore) raccontava la storia di Brian, un bambino diverso, che per colpa di un esperimento genetico cui la madre aveva accettato di sottoporsi durante la gravidanza, era nato senza calotta cranica, con il cervello aperto, esposto alle intemperie. Parabola del diverso non accettato dalla società, del freak, della solitudine, Brian risultava più umano degli stessi umani dimostrando una sensibilità e nobiltà d’animo fuori dal comune, sempre pronto ad aiutare i diversi come lui, i più deboli, coloro che erano oggetti della cattiveria degli altri bambini e degli adulti.

In questo volume Brian The Brain – Brian da Adolescente (il secondo della trilogia), pubblicato di recente da Edizioni NPE, ritroviamo  Brian cresciuto, nell’età di trapasso, in cui tutto cambia e tutto diventa assoluto e amplificato: l’adolescenza. Brian trascorre le sue giornate tra le mura asettiche del Biolab, la multinazionale cui appartiene. e dove viene monitorato giorno dopo giorno, e la scuola, dove deve fare i conti quotidianamente contro la cattiveria e l’indifferenza dei suoi compagni. Gli unici amici che ha sono Monqi, una simpatica scimmia modificata dal Biolab e la bella Sinan, una ragazza  che al posto di braccia e gambe, distrutte dall’esplosione di una bomba, ha protesi di ultima generazione. In questo contesto, il ragazzo sembra aver raggiunto il suo, se pur bizzarro, equilibrio, ma ben presto degli eventi drammatici sconvolgeranno nuovamente la sua vita. 

Con il suo consueto stile, caratterizzato da un segno elegante e morbido, molto “looneytoones” e da una visione distaccata del mondo, quasi un’operazione chirurgica, dove l’autore seziona e scandaglia le profondità dell’animo umano, Brian The Brain – Brian da Adolescente compone un prezioso tassello dell’opera martiniana e dell’epopea del suo sfortunato personaggio, e conferma una volta di più le capacità del suo autore di usare il fumetto al massimo della sua potenza popolare e iconica.

Una graphic novel per chi ha amato il precedente volume e per coloro che volessero accostarsi per la prima volta all’opera del cartoonist spagnolo per conoscere uno dei suoi personaggi più profondi e affascinanti.