“Mick Angel è un vampiro che lavora come investigatore privato a Los Angeles, dimostra 30 anni, va in giro in abito firmato e Borsalino e guida una Mercedes 300SL rossa molto vintage. Dorme in un freezer industriale, e quando non può nutrirsi di criminali, si spara direttamente in vena grosse siringhe piene di sangue. È stato pagato da Reesa, una bellissima ballerina di burlesque dai capelli rossi, per ritrovare la sorella scomparsa. Ma il caso apparentemente semplice di una adolescente scappata di casa si complica presto, tra spacciatori di droga, poliziotti ostinati, omicidi e il passato dello stesso Mick. E Mick dovrà imparare la lezione che ogni vampiro non dovrebbe mai dimenticare: niente resta sepolto per sempre. Soprattutto il proprio passato.” 

 

Angelo vendicatore è un ottimo esempio di commistione fra generi, non solo a livello tematico ma anche ‘temporale’, nel senso che appare una perfetta combinazione di paranormal e noir, ma un noir grigio, sporco, secco e molto maschile, quasi risucchiato come sangue dagli anni ‘40. Mick Angel è una sorta di curioso mix fra Humphrey Bogart e i vampiri delle moderne serie urban fantasy, e l’effetto vintage è accentuato dalla narrazione in prima persona singolare tutta al presente, gestita con maestria senza mai affaticare il lettore, quasi fosse la sceneggiatura di un film di John Huston in cui ha messo mano Charlaine Harris (e, del resto, gli omaggi e i riferimenti al cinema sono numerosi), il tutto unito a un sottofondo jazz. Non a caso, Mick vede Hollywood in bianco e nero, fatta eccezione per il rosso, come il sangue o i capelli color fragola della femme fatale Reesa, la Jane Russell della situazione.

 

Il soggetto per questo hard-boiled vampiresco a Munson venne proprio dopo aver riletto Dracula subito seguito da Chandler: “L’idea di fondere insieme due dei generi che amavo di più, per creare un Philip Marlowe succhia-sangue che era stato trasformato negli anni Quaranta e continuava a vivere come un anacronismo al giorno d’oggi, sembrava avere un forte potenziale per poter essere la storia giusta.” Gli appassionati della serie TV Moonlight, più improntata verso il romance, si aspettino quindi un’idea di partenza molto più noir di quella trasmessa sui teleschermi, dato che i due progetti si sono sviluppati negli anni in maniera separata.

 

L’umorismo e l’ironia affiorano sin dalle primissime pagine, di paripasso con la ferocia e la drammaticità della situazione del protagonista, il cui conflitto interiore - fondato spesso sull’insensibilità fisica ed emozionale parziale - è ben caratterizzato. Mick fa il duro, alza parecchio il gomito, fuma anche nei locali per non fumatori, si compiace di ‘fare scena’ nello spaventare le vittime di cui deve nutrirsi, ma in realtà le sceglie con ponderatezza: niente innocenti, ma qualcuno che se lo merita.

 

La narrazione è avvincente a partire dall’incipit che ci cala nel vivo di un’azione tesa. In seguito, i principali argomenti di cui tratteranno le vicende sono esposti già nel primo capitolo, in maniera fluida ed equilibrata, tanto che il lettore difficilmente riesce a staccarsi dalla struttura ben architettata. I dialoghi sono coinvolgenti, pur se presenti in maniera minore rispetto alle sezioni narrative, i personaggi tridimensionali, ben caratterizzati e ricchi di chiaroscuro, e la risoluzione del giallo ben congegnata e niente affatto scontata.

 

In tutto questo impianto, appaiono divertenti e stranianti i siparietti ‘moderni’ come l’intrusione al locale per giovani goth, così come i flashback riferiti al passato da ladro tossicodipendente di Mick (più la storia d’amore con Caroline e le modalità con cui è diventato ‘non morto’) risultano ben piantati nei punti saldi della struttura.

 

Un ottimo romanzo per gli appassionati degli svariati generi commissionati, dunque, nonché di chi vorrebbe leggere qualcosa di diverso nell’inflazionato mondo della letteratura vampirica.

 

Trevor Munson ha iniziato la sua carriera a Hollywood quando la sua sceneggiatura Lone Star State of Mind è stata acquistata e prodotta nel 2002 dalla Sony Screen Gems. In seguito, Trevor ha scritto il suo primo romanzo, Angelo Vendicatore, che si è poi trasformato nella serie TV Moonlight, prodotta dalla CBS, della quale è co-creatore e co-produttore esecutivo.