Il 26 novembre esce Portrait of a Dying Heart, il nuovo album della power/prog metal band alessandrina Secret Sphere; formatosi nel 2007, il gruppo ha recentemente visto un cambio di line up: il cantante Roberto Messina è stato sostituito da Michele Luppi, una delle voci più note nel panorama metal italiano (Vision Divine, Killing Touch) e non solo (Thaurorod). La Scarlet Records presenta questo nuovo lavoro come il disco più ambizioso dei Secret Sphere e, dopo un primo ascolto, non si può che concordare.

Il concept è basato sul racconto She Complies With the Night, scritto da Costanza Colombo su commissione del chitarrista e colonna portante della band Aldo Lonobile (Death SS), e il pacchetto comprende anche un booklet di 40 pagine, nel quale sarà incluso il racconto stesso.

La title track strumentale ci introduce a X, dove possiamo cominciare ad apprezzare il valore aggiunto da Luppi; la voce, inizialmente timida, finisce per esplodere in un power corposo che sperimenta tuttavia in stile progressivo diversi valori ritmici.

Nel crescendo sinfonico e superbo di Wish & Steadiness, tutti i componenti della band si muovono con precisione tecnica, i suoni sono ottimi, e il pezzo sembra riprendere il vecchio stile del gruppo, dove tuttavia la voce di Luppi ben si incastra, e il suo tocco, celato anche dietro ai cori, completa armonicamente il brano.

L’atmosfera più morbida e la melodia suggestiva di Union danno risalto alle tastiere e alla cura dei dettagli; un brusco cambio di scena, ed ecco The Fall: un riff thrash e un suono di chitarra arrogante si fondono con il sinfonismo della tastiera, mentre la voce di Luppi suona molto più aggressiva. L’energia permane in Healing che, date le soluzioni melodiche non immediate, necessita di essere ascoltata più volte per poter essere apprezzata al meglio.

Con Lie To Me abbiamo un momento di pausa: una tastiera delicata, un riff melodico, un ritornello aperto, orecchiabile, e una voce evocativa fanno di questo pezzo uno dei migliori dell’album.

Si riapre irruente il sipario con Secret Fear, un pezzo potente ma pregno di musicalità: uno dei brani più ambiziosi dell’intero lavoro, dove la velocità delle ritmiche power si combina a sezioni dallo spiccato gusto melodico.

L’aggressività svanisce in maniera definitiva con l’orchestrata The Rising of Love, fino alla morbida conclusione di Eternity (notevole l’assolo di chitarra).

Portrait of a Dying Heart è sicuramente un album variegato, frutto dell’esperienza musicale maturata nel corso degli anni da ciascun componente della band. I suoni e gli arrangiamenti sono ottimi e i nuovi spunti melodici sono stati apportati con gusto. Un disco per gli appassionati di power/prog metal che amano una tecnica e una raffinatezza quasi barocca.

Tracklist:

01. Portrait of a Dying Heart (Instrumental)

02. X

03. Wish & Steadiness

04. Union

05. The Fall

06. Healing

07. Lie To Me

08. Secret Fear

09. The Rising of Love

10. Eternity