Giunto alla sua prima ristampa in Italia, da parte dei tipi di Bao Publishing, Neonomicon, grafic novel firmata da Alan Moore e Jacen Burrows, è sicuramente un’opera destinata a lasciare il segno e a continuare a far discutere per i suoi contenuti disturbanti (ma del tutto funzionali alla trama).

Alan Moore, il bardo di Northampton, diventato icona, nel bene e nel male, del fumetto contemporaneo, si cimenta con il mito lovecraftiano, riuscendo a dare una visione nuova e inedita dell’opera del solitario di Providence.

Il prologo della vicenda ci viene mostrato nel capitolo Il cortile, già racconto scritto da Moore e sceneggiato da Anthony Johnston, in cui l’agente Sax, protagonista della vicenda, si presenta ai lettori così: “Il mio campo è la teoria delle anomalie. Analizzo le prove con attenzione, evidenziando i dettagli più sconcertanti”. Sax è stato chiamato a indagare su una serie di efferati omicidi svolti con lo stesso modus operandi, ma commessi da persone diverse e con nessun collegamento tra loro. Alcuni indizi sembrano portare al club Zothique, un covo di “New Music”, dove suonano i seguitissimi Ulthar Cats, capitanati dalla cantante Randolph Carter. Qui Sax incontra Johnny Carcosa, l’unico in grado di procurargli l’aklo una droga che sembra collegata in qualche modo ai delitti, ma per Sax ha inizio una discesa negli inferi e nei meandri della sua psiche, senza più ritorno.

Nella seconda parte della graphic novel, Neonomicon, il timone della vicenda viene affidato all’agente federale Merrill Brears, tornata da poco in servizio per disintossicarsi dalla sua dipendenza da sesso. La federale, insieme al suo partner, Gordon Lamper, indaga sul caso di Sax (rinchiuso in una prigione, con una svastica sulla fronte come Charles Manson,  e ridotto a comunicare solo con uno pseudolinguaggio incomprensibile ai più). I due seguiranno la pista che ha decretato la pazzia di Sax, seguendo gli indizi arriveranno alla città di Salem, in un sexy shop chiamato Whispers in Darkness che sembra essere il luogo dove tutto ha avuto origine. Qui i due saranno coinvolti in un rito mistico, a sfondo sessuale, da un gruppo di veneratori di Dei Primigenii, dagli esiti drammatici e sconvolgenti.

Il merito di Howard Phillips Lovecraft è, senza dubbio, quella di aver creato ed elaborato una personale e complessa mitologia di dei, i cosiddetti Grandi Antichi, demoni e dimensioni oscure basate sull’immaginario libro Necronomicon (da cui Moore parte per il titolo della graphic novel) del suo alter ego Abdul Alhazred, e di avere influenzato con le sue tematiche e il suo stile tutta una generazione di scrittori come Robert Howard, Clark Ashton Smith, Robert Bloch, Frank Belknap Long, August Derleth e Donald Wandrei, alcuni dei quali vengono omaggiati dallo stesso Moore in Neonomicon, con la citazione dei loro nomi e delle loro opere.

Moore dimostra di conoscere molto bene il terreno e la mitologia lovecraftiana in cui si muove costruendo una storia che rielabora le tematiche del solitario di Providence in cui l’orrore cosmico, viene da altri mondi, altre dimensioni, altre razze, trascende la limitata Terra e la fragilità umana per valicare gli abissi dello spazio. Lo sceneggiatore trasporta le atmosfere inquietanti e fantastiche del mondo creato da Lovecraft al giorno d’oggi, riuscendogli a dare spessore e credibilità, con personaggi ben caratterizzati e una storia di grande interesse, che passa dal noir, alla commedia, al viaggio onirico (i sogni o gli incubi per lo stesso Lovecraft rappresentavano l’unico mezzo per entrare in contatto con entità aliene e addirittura viaggiare nel tempo e nello spazio) per arrivare alle derive dell’horror più estremo.

Lo storytelling della tavola passa dalle lunghe vignette verticali di Il Cortile, popolate dalle riflessioni in didascalie narrative e intimistiche di Sax, alle vignette orizzontali che scandiscono come una sorta di sequenze cinematografiche uscite dalle matite di un efficace Jacens Burrows qui coadiuvato ai colori da Juanmar.

Un’opera sicuramente disturbante e adatta a un pubblico maturo, consigliata a tutti gli appassionati del solitario di Providence (e all'opera di Moore) ma anche a coloro che vogliono accostarsi per la prima volta a questo scrittore, creatore di mondi magici e inquietanti, che a più di cento anni dalla sua nascita continua ad affascinare nuove generazioni di lettori e scrittori.