In principio era il romanzo breve. Poi venne il film "da un altro mondo". Poi John Carpenter; e ora il prequel. Stiamo parlando di John W.Campbell Jr. e delle trasposizioni cinematografiche che il suo Who Goes There? ha ispirato dagli anni '50 a oggi.

Il concept è risaputo, ma andiamo con ordine.

1938, John Wood Campbell, uno dei padri della fantascienza moderna, pubblica un romanzo basato su questo concept: la scoperta di una navicella aliena sulla stazione di ricerca di Antartide da parte di alcuni scienziati.

1951, quel falco di Howard Hawks, uno dei più celebri produttori di Hollywood, e il regista Christian Nyby impressionati dal romanzo di Campbell, realizzano La cosa da un altro mondo,  un thriller sugli standard paranoici con chiari riferimenti alla Guerra Fredda della medesima opera letteraria. 

1982, poco più di trent'anni dopo, John Carpenter, lo sceneggiatore Bill Lancaster e i produttori David Foster e Lawrence Turman, creano il classico fantahorror La Cosa; film che hanno visto anche i marziani.

2004, i produttori de L'alba dei morti viventi, Marc Abraham ed Eric Newman, per niente esausti del successo al box office appena ottenuto vengono contattati dai dirigenti della Universal: "Cari ragazzi, cosa ne pensate de La Cosa?" 

Dopo un’ attenta valutazione, Abraham e Newman restano affascinati dalla trama che passa dal reale alla paranoia. Spiega Newman: “La cosa che più volevamo era che il progetto rispettasse l’idea di Carpenter ma allo stesso tempo fosse creativo. Quel che da sempre mi ha incuriosito è sapere quale destino è occorso ai norvegesi, visto che nel film originale non è evidente”.

David Foster, che ha prodotto la versione di Carpenter, ha partecipato al progetto di Newman e Abraham come produttore esecutivo. Ha chiarito che “questo è un film a sé stante. Non è La Cosa di Carpenter, che ho apprezzato e che John vi dirà che è il miglior film che ha fatto. Dalla sua fine inizia un nuova storia. E’ molto importante che i fan di La Cosa sappiano che non stanno andando a vedere la stessa storia”.

Quando la notizia del prequel di La Cosa di Carpenter è diventata pubblica, Eric Heisserer, lo sceneggiatore, ha promosso la stesura dello script. Da grande e storico ammiratore, voleva assicurarsi che il film procedesse così come sarebbe piaciuto al lui. “A mano a mano che la stesura procedeva, avevo la sensazione di saltare su una granata, per così dire. Sapevo che se avessi soddisfatto il fan che è in me, avrei soddisfatto tutti i fan”. Heisserer si è presentato alla riunione con i registi con molte idee riguardo a come dovrebbe essere il film. La sua versione doveva riprendere e avvicinarsi molto alla visione di Carpenter.

Heisserer ricorda: “Mi sono focalizzato interamente sui personaggi e la storia. Mi sono concentrato sulla continuità e il fattore sorpresa. Ho cercato di portare delle novità, cose mai viste prima. Ho dato il massimo per fare qualcosa di inaspettato, in un mondo dove già diamo per scontato il risultato”

I produttori non hanno avuto dubbi nell’affidare al regista Matthijis van Haijningen la direzione del thriller. Newman descrive il loro primo incontro: “Abbiamo iniziato a parlare del progetto senza mai smettere. E’ stato come un appuntamento senza fine. Ho adorato il film originale; è uno dei miei preferiti”, afferma van Heijningen. “Mi sono buttato in questo progetto, e l’idea mi ha sconvolto. A volte mi svegliavo pensando: “Oh mio Dio, ma cosa sto facendo? Ovviamente ho sentito molta pressione. Ho fatto di tutto per compiere il più grande tributo al film originale”.

Il resto è al cinema.

LA TRAMA

Antartide: un continente straordinario e di incredibile bellezza. E’ anche la sede di un avamposto  isolato, Thule Station, dove l’euforia di una grande scoperta scientifica da parte di un gruppo di scienziati internazionali si trasforma in spaventosa esperienza a causa di una creatura aliena che ha la capacità di trasformarsi in un’esatta copia di qualsiasi essere vivente, pur rimanendo disumana all’interno, nel thriller  La Cosa.

La paleontologa della Columbia University Dr. Kate Lloyd (Mary Elizabeth Winstead di Scott Pilgrim vs the World) ha lasciato la quotidianità del suo laboratorio per prendere parte alla spedizione della sua vita, verso questa regione desolata.

Partecipa quindi a un team scientifico norvegese condotto da Edvard Wolner (Trond Espen Seim di Fallen Angels) che si imbatte con una creatura sepolta nel ghiaccio, e Kate – insieme agli altri due esploratori, il Dr. Sander Halvorson (Ulrich Thomsen de L’Ultimo dei Templari) e Adam (Eric Christian Olsen di NCIS: Los Angeles) si trovano di fronte a un organismo che sembra essere morto congelato secoli fa.

Quando un banale esperimento nei pressi di questo avamposto, libera l’alieno dalla sua prigione di ghiaccio, Kate dovrà proteggersi insieme al pilota dell’equipaggio, Carter (Joel Edgerton di Warrior), e al suo assistente Jameson (Adewale Akinnuoye-Agbaje di Lost), per impedirgli di ucciderli e distruggere tutto ciò che incontra. In questa terra estesa, l’alieno, il cui vero aspetto non si vedrà mai,  essendo un parassita che assorbe i corpi nemici, cambia continuamente forma,  imitando qualsiasi cosa con cui viene a contatto… mettendo gli umani l’uno contro l’altro,  cercando di resistere per sopravvivere e prosperare.

La Cosa, vi aspetta al cinema a partire dal 2 dicembre.