L'Editrice Nord ha pubblicato in questi giorni La spada del destino (Miecz  prseznaczenia, 1993) il secondo volume delle avventure dello strigo Geralt di Rivia. Questa serie, conosciuta e apprezzata in molti paesi europei e non, è stata scritta dal polacco Andrzej Sapkowski.

La serie The Witcher comprende cinque romanzi e vari racconti, adattati anche in un film, una serie televisiva (The Hexer), un videogioco (The Witcher), una serie a fumetti e un gioco di ruolo cartaceo.

Questa seconda antologia comprende i seguenti racconti:

I limiti del possibile

Una scheggia di ghiaccio

Il fuoco eterno

Un piccolo sacrificio

La spada del destino

Qualcosa di più

Geralt di Rivia è il risultato di mutazioni dovute al fatto che fin da ragazzo ha ingerito intrugli di erbe e pozioni alchemiche che ne hanno cambiato la struttura fisica rendendolo più forte e veloce di qualsiasi uomo.

Nel mondo dove vive e agisce, Geralt di Rivia è ritenuto una leggenda, la sua professione è cacciare mostri. Usa due spade: quella di ferro contro nemici umani e quella d’argento contro i mostri.

Ma anche se uccide mostri e altri esseri feroci non è amato ed è temuto dagli altri uomini.

L’autore: 

Andrzej Sapkowski è nato a Lódz, in Polonia, nel 1948. Nonostante gli studi di economia, ha sempre amato raccontare storie e, alla fine degli anni ’80, con la pubblicazione della serie che ha come protagonista Geralt di Rivia, ha ottenuto un travolgente successo prima in patria e poi all’estero, coronato, nel 2007, dall’uscita di The Witcher, il videogioco ispirato ai suoi romanzi. Attualmente è uno degli scrittori di genere più letti d’Europa e di recente gli è stato conferito il prestigioso David Gemmell Legend Prize, attribuitogli dopo una votazione che ha coinvolto i lettori di 75 Paesi.

Dopo Il guardiano degli innocenti (Nord, 2010), La spada del destino è il secondo episodio delle avventure di Geralt.

The Witcher 2, Assassins of Kings, il secondo videogame ispirato ai libri di Sapkowski è in uscita il 17 maggio 2011.

Un brano:

La creatura era seduta accanto all’imbocco della grotta.

«È impossibile...» sussurrò Dorregaray.

«E allora quello cos’è?» domandò Geralt.

«Un’illusione.»

«Non è un’illusione. È un drago dorato in carne e ossa.»

La quarta: 

Geralt di Rivia è uno strigo, un assassino di mostri. Ed è il migliore: solo lui può affrontare un basilisco, sopravvivere a un incontro con una sirena, sgominare un’orda di goblin o portare un messaggio alla regina delle driadi, fiere guerriere dei boschi che uccidono chiunque si avventuri nel loro territorio. Geralt però non è un mercenario senza scrupoli, disposto a compiere qualsiasi atrocità dietro adeguato compenso: al pari dei cavalieri, ha un codice da rispettare. Ecco perché re Niedamir è sorpreso di vederlo tra i cacciatori da lui radunati per eliminare un drago grigio, un essere intoccabile per gli strighi. E, in effetti, Geralt è lì per un motivo ben diverso: ha infatti scoperto che il re ha convocato pure la maga Yennefer, l’unica donna che lui abbia mai amato.

Lo strigo sarà dunque obbligato a fare una dolorosa scelta: difendere il drago e perdere Yennefer per sempre, o infrangere il codice degli strighi pur di riconquistare il suo cuore…

La spada del destino di Andrzei Sapkowski (Miecz  prseznaczenia, 1993)

Traduzione Raffaella Belletti

Editrice Nord, collana Narrativa 437, pagg. 438, euro 18,00

ISBN 978-88-429-1664-2