La casa editrice Gargoyle, nella collana Nuovi Incubi, ha pubblicato il romanzo Il Diacono di Andrea G. Colombo.

Il nome dell’autore è ben conosciuto tra quanti si interessano di horror e di fantastico in generale in quanto Colombo da anni svolge una intensa attività nel campo della narrativa horror e del cinema.

Il romanzo è nato in prima battuta sulle pagine della rivista Horror Mania, dove l’autore aveva dato vita a un romanzo a puntate che aveva come protagonista un monaco molto particolare: il Diacono. I lettori della rivista furono invitati a proseguire la storia: scrivere la puntata seguente, e la migliore sarebbe stata pubblicata. Da quell’esperimento sono passati ben sei anni e il romanzo pubblicato ora da Gargoyle non è il collage delle puntate scritte dai lettori, ma un romanzo scritto da Andrea G. Colombo che ha come punto centrale l’idea originale e il protagonista.

Nel romanzo seguiremo quanto accade quando sulla Terra torna un male così antico che se ne era perso ogni ricordo e la malvagità potrebbe contaminare tutto il pianeta. A contrastare questo male assoluto sarà un frate, un potente esorcista conosciuto con il nome di Diacono.

L’autore:

Andrea G. Colombo nasce nel 1968 con il pallino del macabro e delle storie ad alta tensione. Il mattino ha l’oro in bocca.

Grande appassionato di arti marziali (ha praticato per anni Judo, Kung Fu e Boxe Thailandese), svolge ormai da anni una intensa attività legata al cinema e alla narrativa horror.

Dopo aver creato il primo sito web italiano dedicato alla cultura horror, Horror.it, si dedica alla cura di alcune antologie di narrativa horror quali Spettri Metropolitani (Addictions, 1999) e Jubilaeum (PuntoZero, 2000).

Pubblica racconti in diverse antologie quali Fragments d’un miroir brisè (Payot et rivages, Francia, 1999) a cura di Valerio Evangelisti In fondo al nero (Mondadori, 2003).

Sempre nel ’99, cura l’edizione italiana del romanzo breve Bubba ho tep di Joe R. Lansdale (Addictions).

Nel giugno 2004, per le Edizioni Master, progetta, realizza e cura i contenuti del mensile di cinema e letteratura Horror mania, sul quale pubblica periodicamente narrativa per il serial di sua ideazione Il Diacono.

Nel 2005 affianca a Horror mania la gemella dedicata al thriller: Thriller mania.

Per la Gargoyle Books, scrive la prefazione al romanzo Hanno sete di Robert mcCammon (2004).

Nel 2008, nell’antologia Anime nere reloaded (Mondadori) viene pubblicato il suo racconto Asfalto. All’interno dell’antologia Il mio vizio e' una stanza chiusa, pubblica la novella Boxed (Supergiallo Mondadori, 2009).

Un brano:

Farnese guardò il cellulare come se si trattasse di un manufatto alieno. Facendo molta attenzione, quasi temesse di ustionarsi, lo avvicinò all’orecchio. <Pronto?>

<Chi sei?>, chiese di nuovo la voce.

Un brivido serpeggiò sulla schiena del cardinale. Farnese sentì all’improvviso diffondersi nell’aria un intenso profumo di viole. Non erano mai state piantate viole nei giardini vaticani. Mai.

Infilò la mano sotto la tonaca e impugnò il crocefisso di metallo dell’Ordine. Sentì la pelle delle braccia accapponarsi.

<Voglio parlare con il vescovo>, disse bruscamente nel microfono.

Era un ordine, non una richiesta.

<Non puoi>, rispose lo sconosciuto. <Dimmi chi sei, coraggio…>, insisté.

L’aria si fece più fredda.

Farnese capì che a Barcellona era successo qualcosa di brutto. Parecchio brutto. Sentì la schiena bagnarsi di sudore.

<Fammi parlare col Vescovo. Subito. Te lo ordino in nome del Padre, del Figlio e dello…>

La risata che seguì fu fragorosa.

<Tu non puoi parlare con nessuno, prete, perché sono morti>, la voce si fece via via più roca e bassa, sino a diventare quasi un ruggito. <Sono tutti morti!>

La “quarta”

Siamo porte. Ciascuno di noi, ovunque sul pianeta. Varchi spalancati attraverso cui il Male può irrompere e infettare la nostra realtà.

Sino a oggi, i varchi erano tenuti sotto controllo da una Volontà più alta e da un delicato equilibrio di forze. Ma come predetto dalle profezie, l’equilibrio è stato spezzato e qualcosa di estremamente pericoloso è riuscito a passare. Qualcosa di così antico da non aver lasciato negli uomini neppure il ricordo di se.

E' in mezzo a noi, ora, e si trascina dietro tutto l’orrore che per millenni è stato faticosamente tenuto alla larga da questa realtà. Forse non c’è più alcuna via d’uscita. Forse non c’è abbastanza Bene sulla Terra per contrastare tutta la malvagità che sta per contaminare questo mondo.

Forse, la salvezza è nelle mani di un monaco senza memoria, senza nome, senza passato. Un uomo la cui vita e potere sono un enigma che deve essere risolto in fretta, prima che sia troppo tardi. I suoi confratelli lo chiamano semplicemente Diacono ed è il più pericoloso e temuto esorcista che sia mai apparso sulla Terra, dai tempi di Gesù Cristo.

Non resta più molto tempo ormai. Lo scontro finale è prossimo. Non ci sarà alcuna pietà. Per nessuno. Il tempo della mietitura è giunto.

Andrea G. Colombo, Il Diacono (2010)

Gargoyle, collana Nuovi Incubi 19, pagg. 486, euro 15,00

ISBN 978-88-89541-47-0