In un’intervista al Los Angeles Times, il produttore Richard D. Zanuck ha dichiarato di avere l’intenzione di convertire in 3 dimensioni il classico di Steven Spielberg del 1975 Lo Squalo, con protagonista il compianto Roy Scheider.

 

All’epoca, Zanuck lavorò al progetto insieme al collaboratore David Brown. Spielberg non aveva nemmeno trent’anni. Nelle intenzioni iniziali avrebbero dovuto esserci più sangue e più effetti visivi, ma le tecniche non ancora avanzate li costrinsero a dover lavorare con uno squalo lento e goffo e a mascherare le deficienze con cambi di prospettiva e soprattutto col tema portante di John Williams, cose che, a conti fatti (almeno per la sottoscritta), si dimostrarono fra i lati più suggestivi della pellicola. 

 

"In preda alla disperazione, ce ne venimmo fuori con tante buone idee, come i barili galleggianti, per esempio, che vengono mostrati sullo schermo per suggerire l’idea di questo squalo sotto di essi, sott’acqua. E lo facemmo, perché non avevamo lo squalo” ha raccontato Zanuck. “Nella sceneggiatura lo squalo è a pagina 1, quando la ragazza viene sbranata. Divenne più terrorizzante di qualsiasi cosa avremmo potuto sperare. Se avessimo avuto il CG allora, avremmo avuto lo squalo in ogni fotogramma".

 

Zanuck e Spielberg avevano già ipotizzato alcuni anni fa di rivedere il film originale alla luce della moderna tecnologia per creare un predatore più spaventoso. All’epoca venne infine deciso di abbandonare il progetto, anche se Zanuck si sta ancora dimostrando propenso ad aggiungere effetti 3D al classico, per un re-release.