“Mi guardo alle spalle. Ormai sono troppo lontana dalla strada, completamente coperta dall’ombra della grande cisterna. Avverto il pericolo, mai tornare indietro in caso di pericolo. Troppo prevedibile. Allora corro avanti.

Inciampo.

D’istinto allungo le braccia. Lo abbraccio quasi, la mia bocca a pochi centimetri dalla sua. Spalancata, come gli occhi. Il cadavere, occhi vitrei che non vedono, mi fissa. Sgozzato, scomposto.

Grido.”

Abbiamo ancora nella mente le gesta delle Bambole Pericolose (leggi qui), uscito in febbraio per Il Giallo Mondadori che Barbara Baraldi ci regala un’ennesima prova del suo ormai indubbio talento. Stavolta inaugurerà una nuova collana di Castelvecchi, Le Torpedini, dedicata alle storie metropolitane, con un noir dalle tinte gotiche dal titolo Lullaby.

“Una ragazzina fragile, un aspirante scrittore, un uomo alle prese con un’inquietante crisi personale e una madre soffocante. Tutti insieme, avvinti dall’orrore, si ritroveranno uniti da una catena di omicidi apparentemente inspiegabili e decisamente efferati. Sulla via della salvezza, soltanto una traccia di sangue che danza al ritmo di una ninna nanna mortale. Una musica ossessiva e un pugno di domande spaventose: cosa spinge una giovane studentessa a sprofondare in continue crisi di autolesionismo? E’ possibile uccidere nel nome della Dea Ispirazione? Quale segreto è nascosto nel passato di quella che sembra una famiglia modello?

Lullaby è una struggente melodia da cui non è possibile liberarsi, un incubo a occhi aperti, la macabra visione di un assassino prigioniero del suo stesso rituale. Un labirinto di possibilità letali orchestrato dalla mente dell’autrice più rappresentativa del nuovo romanzo gotico italiano”.

Un romanzo per cui Massimo Carlotto ha già dichiarato: “Vero e fighissimo gotico. Me lo sono bevuto.”