Paranormal Activity, l'horror psicologico di Oren Peli, negli Stati Uniti è stato definito "il film che ha terrorizzato l'America", e con un budget di soli 15.000 dollari (spese promozionali escluse) è riuscito a brillare pur all'ombra della corazzata Avatar, che ha monopolizzato i cinema di tutto il mondo. Ma a quanto pare il film non ha terrorizzato solo l'America, anche il Bel Paese pare aver sentito fin nel profondo il brivido delle attività paranormali di Peli: e quale miglior pubblicità per una pellicola low budget che ricevere pubblicamente la scomunica laica di uno dei personaggi delle politica e dello spettacolo più controversi d'Italia?

Per Paramount, dev'essere stato un vero colpo di fortuna che Alessandra Mussolini, attuale presidentessa della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, reputando troppo terrificante il film abbia lanciato il segnale d'allarme al ministro della cultura Sandro Bondi per proteggere gli spettatori più giovani. Interrogandosi sul perché il film non sia stato vietato ai minori, la Mussolini afferma che Paranormal Activity abbia causato "attacchi di panico e problemi psicologici" ai giovani spettatori. A darle manforte è arrivato anche il Codacons (che ha lasciato il proprio segno anche nella controversa questione riguardo l'arrivo di Grand Theft Auto IV in Italia): il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi, con alla mano casi di malori e attacchi di panico che avrebbero colpito alcuni giovani in diverse sale richiedendo l'intervento del 118, ha giustificato la propria posizione affermando che "i minorenni che in questi giorni hanno subìto effetti legati alla visione del film, quali attacchi di panico, tremori, vomito, stato di choc eccetera, potrebbero richiedere il risarcimento dei danni in Tribunale". Secondo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori e consulente della Mussolini, "se negli Usa Paranormal Activity non è stato vietato ciò non vuol dire che ogni americanata debba godere nel nostro Paese di immunità riflessa", apparentemente ignorando che negli Stati Uniti il film è stato in effetti vietato ai minori di 18 anni. Bondi dal canto suo ha già accolto l'appello della parlamentare, riservandosi di attuare una verifica a tutela dei minori. Sotto accusa anche il trailer del film, che proiettato prima delle altre pellicole in sala potrebbe risultare come una inattesa sorpresa per i più piccoli.

Quindi, in sostanza cosa abbiamo qui se non la più grande opera di viral marketing involontaria che la produzione di Paranormal Activity potesse sperare? Un film dell'orrore che potrebbe causare attacchi di panico e svenimenti nello spettatore: chi mai andrebbe a vedere un film horror che potrebbe addirittura provocare... paura? Indignati, vero? In difesa della propria posizione, Carlo Rienzi cita il precedente del film di Mel Gibson, Apocalypto, che proprio grazie un ricorso del Codacons fu vietato ai minori di 14 anni. Dimenticandosi però di citare La Passione di Cristo dello stesso Mel, film uscito in sala completamente privo di censura, scherzosamente definito da Stan di South Park come "uno snuff movie lungo due ore" nell'episodio The Passion of the Jew e a suo tempo accusato di aver provocato svenimenti e visioni mistiche negli spettatori. Due pesi, due misure, a seconda del grado di santità degli spiriti.