Presentato ai più importanti festival del cinema, in Italia al Lido di Venezia, il prossimo 5 gennaio toccherà al grande pubblico sentenziare le scelte stilistiche concretizzatesi in REC 2. In questo nuovo capitolo, Jaume Balaguerò e Paco Plaza, trasmettono tutta l'energia appresa dai vari incontri con il pubblico, prodigo di consigli, che i registi hanno voluto trasformare in video per dare un volto e una carta d'indentità differente al sequel di REC, una delle opere più elettrizzanti per regia e trama degli ultimi anni: "Fin dall’inizio siamo stati testimoni del fatto che il nostro film diventava sempre più forte. Era lo spettatore che forniva al film maggiore indipendenza, forza e vigore per crescere. Noi stessi abbiamo scoperto nuovi segreti, nuove incognite nella trama, nuove prospettive. Era come se a ogni passaggio si perdesse qualcosa di noi e si aggiungesse invece “l’occhio”  del pubblico - affermano i due - fino a quando un giorno ci fermammo e decidemmo di riflettere sui segreti e sui misteri della pellicola stessa, su ciò che noi avevamo creato. Volevamo saperne di più, volevamo scoprire altro. Scoprire e tornare a raccontare. REC 2 lo dobbiamo al pubblico. Alla loro immaginazione e al loro entusiasmo."

In questo secondo capitolo le Forze Speciali sono in procinto di entrare nel palazzo sigillato durante il primo film per evitare la diffusione del virus. Scherzano, ridono e parlano di calcio. Intanto, quindici minuti sono trascorsi da quando le ultime immagini per il programma “Mentre tu dormi” sono state registrate dalla telecamera di Agela Vidal. Fuori, un folla curiosa si accalca dietro l’area recintata e isolata dalla task force. Le troupe di giornalisti televisivi stanno mettendo gli agenti sotto pressione per scoprire cosa diavolo stia succedendo.  Gli agenti, aprono un varco, entrano nella casa per controllare la situazione e verificare cosa sta accadendo, una missione apparentemente facile e veloce.

Però si sa, le apparenze a volte ingannano...