"Questo libro fa paura. Quella paura da bambini che ti fa tenere la luce accesa in camera un po' più a lungo e ti obbliga a tenerne conto. Quella paura strisciante che prima ti consiglia, poi ti invita e alla fine ti obbliga ad alzarti dal letto perché tanto non riuscirai ad addormentarti, non con le pagine dell'Esorcista vive e vivide dentro di te. Quella paura nerissima che ti costringe ad accendere la televisione e però nessuna trasmissione, nessun canale riesce a toglierti dalla testa quello che hai appena letto, e così devi assolutamente fare qualcosa, ma poiché è notte e non c'è più niente che devi fare allora vai in bagno, e ti tagli le unghie, e ti lavi i piedi, e rimani immobile a guardar fuori dalla finestra per lunghi minuti vuoti e ti chiedi se basterà una doccia per lavar via l'agitazione, o un bagno caldo per affogarla... "

Riportiamo le prime righe della interessante prefazione che Edoardo Nesi ha scritto in occasione della pubblicazione di un romanzo che nel campo della narrativa horror ha segnato veramente un epoca. Parliamo ovviamente di L’esorcista (The Exorcist, 1971) dello scrittore, sceneggiatore e regista Peter William Blatty.

Da questo romanzo fu tratto, nel 1973, il celebre film che ebbe un successo straordinario ma che pochi sanno che è stato appunto tratto proprio dall’omonimo romanzo.

In un primo tempo l’autore voleva scrivere un preciso resoconto su di un esorcismo che era realmente avvenuto nel Maryland nel 1949, effettuato da due sacerdoti su di un ragazzino. Per varie ragioni però in seguito Blatty preferì raccontare il tutto sotto forma di romanzo la cui stesura gli prese moltissimo tempo. Un romanzo che pur scritto da quasi quarant’anni è ancora attuale e interessante, insomma sia romanzo che film sono due pietre miliari del genere horror.

La storia si svolge nella casa di una giovane attrice di successo, Chris MacNeil. Tutto inizia con strani rumori, mobili spostati e sensazione di gelo in tutta la casa, mentre il comportamento di sua figlia Regan muta in maniera paurosa e si trasforma in un essere brutale e violento. In un primo tempo sembra sia stata  colpita da una misteriosa malattia mentale, ma con il passare del tempo appare evidente che “qualcosa” si è impadronito della ragazzina e nella casa si avverte in maniera quasi palpabile un'occulta presenza malvagia.

Accertato che non c’è medico o psichiatra che possa curare Regan, la madre disperata si rivolge a un prete per un esorcismo.

Il prete gesuita Damien Karras, esperto di psichiatria, cerca in tutti i modi di salvare la bambina, verrà celebrato un rito solenne e ci sarà un duello mortale tra il prete e il demonio che terrà il lettore con il fiato sospeso sino all’ultima pagina.

William Peter Blatty è nato nel 1928 a New York. La famiglia, di origine libanese, era in grandi ristrettezze economiche; il padre, carpentiere, abbandonò moglie e figlio quando William aveva sei anni. Nel corso dell’infanzia, Blatty e la madre cambieranno residenza ventotto volte. A metà degli anni Cinquanta, Blatty vinse 10.000 dollari nel quiz show You Bet Your Life: cifra che gli consentirà di dedicarsi all’attività di scrittore. Inizialmente autore di romanzi umoristici – John Goldfarb, Please Come Home (1963), I, Billy Shakespeare (1965) e Twinkle, Twinkle, “Killer” Kane (1966) –, dal ’64 al ’70 Blatty inizia a collaborare come sceneggiatore con il regista Blake Edwards. Dopo l’immenso successo de L’esorcista (1971), e del film di Friedkin tratto nel ’73 dal romanzo, nel 1978 Blatty pubblica The ninth Configuration (del quale dirige nell’80 la riduzione cinematografica); nel 1983 scrive il romanzo Legion, un sequel de L’esorcista dal quale, nel 1989, trae il film (che scrive e dirige) L’esorcista III. Nel 1996 dà alle stampe Demons Five, Exorcists Nothing: A Fable, e tre anni più tardi la ghost story Elsewhere.

La quarta:

Scritto a partire dallo studio di un caso di possessione diabolica riportato dal Post nel 1949, L’esorcista richiese all’autore, William Peter Blatty, una lunga e accurata ricerca sull’argomento: "Penso che il mio inconscio, una volta accumulato tutto il materiale e la fatica necessari, abbia creato la maggior parte della trama, elargendone poco alla volta delle porzioni alla mia coscienza razionale". Pubblicato nel 1971, accolto con un certo scandalo dalla critica, il libro ebbe subito un impressionante successo di vendite; nel ’72, l’autore fu insignito del California Literature Silver Medal Award. Considerato da critici e lettori come uno dei migliori romanzi horror mai scritti, L’esorcista ha venduto circa sei milioni di copie ed è stato tradotto in diciotto lingue. Nel ’73 il film tratto dal libro, sceneggiato da Blatty, diretto da William Friedkin e interpretato da Max Von Sydow e Linda Blair, ebbe dieci nomination agli Oscar. Riportò due vittorie: come miglior sonoro e miglior sceneggiatura non originale. Il successo del film fu tale da indurre la produzione americana a finanziare, negli anni successivi, ben due sequel, L’esorcista II°: l’eretico e L’esorcista III°. Nel 2000 ne è stata inoltre distribuita una nuova versione, contenente undici minuti aggiuntivi non inseriti nel montaggio del 1973. Il 31 ottobre 2008, nel celebre sondaggio di Halloween sul cinema horror, L’esorcista è stato votato miglior film dell’orrore di tutti i tempi – seguito da Shining di Stanley Kubrick e da Alien di Ridley Scott.

L’esorcista di William Peter Blatty (The Exorcist, 1971, traduzione Cristiano Peddis, Fazi Editore, pagg. 412, euro 19,00)

ISBN 978-88-6411-032-5