Lupi mannari, fate crudeli, un circo squinternato e folle che attraversa le storie senza essere mai veramente protagonista, la Morte (che indossa mutandine rosa), Colombina e Arlecchino in viaggio su un vecchio furgone, un extraterrestre piombato nel mezzo della guerra partigiana, bambine cattive e mostri, maschere che sembrano volti deformati (e volti che sembrano maschere), serial killer, vampiri e orchi, amanti disperati.

Tutto questo in Dark Circus il nuovo libro di Stefano Fantelli, scrittore bolognese che ama giocare con l’immaginario pulp e con la capacità di sorprendere il lettore: “Alla fine di ogni riga ti chiedi con curiosità che direzione prenderà la riga successiva ed è sempre diversa da quella che t’immaginavi finché alla fine non t’immagini più nulla e ti lasci sballottare fino in fondo” come ha affermato Carlo Lucarelli parlando dei suoi racconti.

Dark Circus è un’antologia di racconti che oscillano tra surreale e fantastico, tra fantascienza e noir: strapazzano i generi e se ne fanno beffa, perché sono comunque espressioni di un universo personalissimo. Firma l’introduzione Gianfranco Nerozzi (L’Urlo della Mosca, Genia, Resurrectum).

Nato a Bologna nel 1972, dove vive ora, Stefano Fantelli ha svolto i più svariati mestieri, da barman a lucidatore di bare, da pugile a scaricatore di acque minerali, continuando a coltivare l’ambizione di diventare scrittore professionista. Ha pubblicato oltre cento racconti su riviste e antologie. Il suo primo libro, Alla fine della notte, è uscito nel 2003.

Il libro è pubblicato da Cut-up edizioni al prezzo di € 13.