Colori sgargianti e contrasti che suscitano forti emozioni in chi guarda le sue foto. Questi sono i punti di forza di una giovane fotografa di Phoenix (USA) – Kristen Wright. Nata in Colorado, nel 1981, sin da piccola Kristen ha vissuto in mezzo all'arte, grazie al padre, da lei considerato uno dei più grandi fotografi al mondo, nonostante il fatto che non abbia avuto neppure la metà del successo che lei sta ottenendo oggi.

Gli artisti più bravi sono quelli che non se ne accorgono nemmeno, come mio padre.”, afferma orgogliosa.

A 17 anni, Kristen si iscrive a un corso di fotografia a scuola, quasi per gioco. Fu grazie a quelle lezioni che iniziò a girare il mondo, passando ben nove anni a perfezionare la sua tecnica, guadagnandosi da vivere con lavori su commissione nel campo della musica e della moda. È, oggi, conosciuta soprattutto per il suo uso delle tecniche di trattamento alternativo ad alto contrasto ed alle immagini molto saturate che rendono le sue fotografie immediatamente riconoscibili.

Nel corso degli anni, Kristen Wright è stata pubblicata da giornali quali Item Magazine, The New Times, Selling Power e Java magazine.

La sua mostra permanente, dal titolo International Exit è esposta alla galleria Switchblade Salon (Phoenix - AZ).

Si tratta di una collezione di immagini dei suoi viaggi e di un periodo che ha passato a Praga. Kristen definisce queste opere come fotogiornalismo, perchè rappresentano scene di vita reale che l'hanno aiutata a crescere dal punto di vista umano e fotografico, facendole raggiungere quello stile unico che oggi la caratterizza.

Per le sue foto, Kristen utilizza principalmente una macchina fotografica Hasselbad e a volte una piccola toy camera, modello Holga, dorata e personalizzata con una catenina d'oro: scelte non convenzionali che però rispecchiano in pieno la verve e la grande creatività di quest'artista americana.

Attualmente è in tour con le band No use for a Name, NOFX, American Steel e The Flatliners per un evento che ha toccato gli Stati Uniti, spostandosi poi in Europa, Nuova Zelanda ed Australia. L'intero progetto la terrà impegnata per almeno altri due anni e, anche se mi confessa di stare vivendo il periodo più emozionante della sua vita, Kristen è un po' preoccupata. Il tour le sta portando via la maggior parte del suo tempo, costringendola a cancellare molte delle sessioni fotografiche che aveva organizzato a Phoenix. Durante l'intervista, però, sembra voler trovare una soluzione: non si può mai dire di no a una sessione fotografica, come leggerete voi stessi.

Questo tour le sta dando la possibilità di creare immagini uniche nel loro genere. I migliori modelli infatti per Kristen non sono esseri fisicamente perfetti, secondo i canoni che troppo spesso ci vengono imposti dalle riviste di moda, ma uomini e donne con una personalità interessante, che riescano ad intrigarla. Mi ha raccontato che nel corso di questo suo viaggio on the road insieme a queste band punk, ha conosciuto persone molto diverse tra loro, scattando molte fotografie che pubblicherà quanto prima sul suo sito ufficiale.

Kristen è una persona frizzante e che sprizza energia da tutti i pori. Si definisce un'amante della fotografia, della birra e dei film horror. Ha quindi accolto con piacere la proposta di un'intervista per la nuova rubrica di Horror Magazine, Deliri d'Autore, concedendomi un po' del suo tempo per rispondere a qualche domanda.

1. Sei diventata famosa molto presto. Com'è cambiata la tua vita?

Oh, non è affatto cambiata. Sai, sono sempre stata molto famosa... Ovviamente scherzo!

2. Il tuo marchio di fabbrica è il forte contrasto unito a immagini sature. Le tue foto sono immediatamente riconoscibili e questa tecnica, che sfiora la pop art, è stata anche spesso copiata. Si è trattato di una scoperta creativa casuale oppure sei sempre stata attratta da questo genere?

Ho sempre amato i colori fortemente saturi: i miei preferiti sono molto accesi e cambiano continuamente a seconda del mio umore. Adesso oserei dire che sono l'arancio e il cirano, ma in realtà tutti i colori primari sono bellissimi.

È fantastico sapere che la gente riconosce subito le mie foto. È come se fosse una specie di firma, senza tuttavia dover sporcare le immagini per scrivere il mio nome.

3. Da dove trai ispirazione per le tue foto?

Dai viaggi, dai miei amici... tutta la mia vita in genere credo che sia una fonte inesauribile di ispirazione.

Una foto di Kristen in copertina su Java Magazine
Una foto di Kristen in copertina su Java Magazine

4. Hai mai avuto esperienze gothic durante la tua fase di crescita umana e professionale?

No, non credo. Non sono mai stata una gothic, nonostante il fatto che i miei lavori iniziali fossero molto oscuri e dark. Ogni volta che penso alla parola gothic però mi vengono in mente rossetto nero e calze a rete. Ricordo ancora un volto preciso con questo stile, era una ragazza che frequentava il mio liceo. L'unica gothic che io abbia mai conosciuto di persona.

5. Hai lavorato e stai ancora lavorando con moltissimi gruppi musicali. Che puoi dirci riguardo a quest'esperienza che per molti rappresenta un sogno? È un tipo di fotografia diverso oppure applichi gli stessi canoni della fotografia da pubblicità?

Oddio, io adoro la musica! I gruppi musicali sono una cosa fantastica, credetemi. Adoro essere in tour, perchè se potessi viaggerei sempre. E poi le band sono così divertenti da fotografare, non potrei mai fare un paragone col mondo della moda. Quello per me è lavoro, mentre con la musica... mi diverto. I musicisti sono più malleabili e disposti a rischiare, quindi riesco facilmente a ottenere i risultati voluti.

6. Che ne pensi del sangue e della violenza applicati alla fotografia? È un fenomeno in crescita, ma non piace a tutti.

Mi piace molto. In generale sangue e violenza sono cose che adoro.... ma anche il nudo è una forma artistica che amo molto. una buona cosa.

7. Mi hai detto che sei una grande fan dei film horror...

Si è fantastico! Io adoro i film d'orrore, soprattutto quelli di zombie. Insomma, mi entusiasmano da morire, hai presente l'originale di L'alba dei morti viventi, Il ritorno dei morti viventi, Re-Animator? Ecco, questi sono I miei film preferiti. Mangiamogli il cervello!!!

8. Qual è stata la tua prima esperienza con l'orrore e che impatto ha avuto su di te?

I miei nonni permisero a me e a mia cugina di guardare Psycho e Nightmare dal profondo della notte quando avevo circa nove anni. Non ho dormito per un'intera settimana e per un bel po’ non ho avuto il permesso di dormire dai nonni per via di quell'episodio.

9. Allora, che stai facendo in tour? Quali sono i tuoi programmi presenti e futuri?

Tante foto! Mi sto divertendo davvero moltissimo, in questo momento in tour con le band. Dovremmo essere impegnati per i prossimi due anni, ma ho deciso: voglio fare in modo di organizzare la mia agenda così da poter infilare sessioni fotografiche e magari qualche nuova mostra nei brevi periodi che riuscirò a passare a casa. Non sono una che si dà per vinta, l'avevi notato?