L'enorme infamia di pessimo regista che Uwe Boll si è guadagnato nell'ambiente videoludico-cinematografico è pari forse solo al suo sproporzionato egocentrismo. Boll non ne ha mai fatto mistero, né quando si è autoproclamato uno registi più geniali del mondo, né quando ha deciso di sfidare uno per uno i suoi critici più agguerriti a una serie di incontri di boxe amatoriali. E il regista, specializzato in trasposizioni videogioco-film, potrà anche essere impermeabile alla pioggia di critiche a cui i suoi lavori sono sottoposti di continuo, ma non c'è dubbio che nella filmografia di “raging boll” le produzioni valide sono ben poche: Alone in the Dark, BloodRayne II e House of the Dead infatti figurano tutt'ora nella lista dei 100 peggiori film mai girati secondo gli utenti di imdb.com, e agli altri non è stata destinata sorte migliore. Per questo qualche videogiocatore, forse stanco di vedere i suoi giochi preferiti trascinati al cinema per i capelli, ha fatto partire su internet una petizione volta a chiedere a Uwe Boll di appendere la cinepresa al chiodo.

La proposta poteva facilmente cadere nel dimenticatoio come una boutade portata avanti da qualche ignoto videogiocatore arrabbiato, ma Uwe Boll come suo solito ha subito colto l'occasione per far parlare di sé. Quando durante una chiacchierata con il portale Fearnet.com l'intervistatore ha fatto notare al regista l'esistenza di una petizione anti-Boll firmata da 18,000 persone, Boll non si è scomposto, e ha dichiarato che per convincerlo a ritirarsi dovranno firmare almeno un milione di persone. Detto fatto, in pochi giorni i firmatari sono diventati più di 150.000, e i numeri continuano a salire. Difficile dire se, una volta persa la scommessa, il regista terrà fede all'accordo, ma molti videogiocatori arrabiati hanno deciso che vale almeno la pena di tentare.

Per rincarare la sua dose di antipatia percepita, in un annuncio riportato da 1up.com Boll ha dichiarato quanto segue: “Salve, sono Uwe Boll e ho un annuncio da fare riguardo quella petizione su internet. C'è una petizione là fuori chiamata 'fermate Uwe Boll', e io ho detto che se le firme avessero raggiunto il milione, avrei smesso di girare film. Voglio che ci sia anche una petizione pro-Boll, e mi aspetto un milione di firme. Spero che qualcuno la faccia partire e che tutti la firmino, perché ascoltate: io non sono un fottuto ritardato come Micheal Bay o altre persone dell'ambiente, o Eli Roth che rifà sempre lo stesso film di merda in continuazione. Se guardate i miei film, vedrete il mio vero genio, sapete? E se il 25 maggio andrete a vedere Postal, capirete che faccio film che nessuno è mai riuscito a fare negli ultimi 10 anni – film molto migliori di quelle porcate di critica sociale girate da George Clooney che vi beccate ogni fottuto week-end. Quindi è ora che vi svegliate, e che capiate che io sono l'unico genio in circolazione nell'intero fottuto business. Arrivederci”.

In base a questa dichiarazione, pare chiaro che Uwe Boll abbia sollevato tutto questo polverone (anche) per pubblicizzare l'imminente uscita di Postal: The Movie, che, per ironia della sorte, è l'unico film videoludico del regista a essere stato accolto da molti pareri positivi alle anteprime.

Firmate pure la petizione, se lo ritenete opportuno. Personalmente, mi sento di consigliare un metodo ancora migliore per tarpare le ali ai film di Boll: se sapete che non vi piaceranno, evitate di andarli a vedere. I risultati sono garantiti.