Dopo 3 anni di tira e molla, la n-Space si è decisa a finire il suo Geist, alternativo FPS esclusiva GameCube. In realtà ci si rende conto che più che uno shooter si è di fronte a un action adventure confezionato come un FPS, mantenendo costante la visuale in prima persona.

La storia vede John Raimi (!) in missione segreta diventare cavia di un esperimento il cui risultato è quello di scindere l’anima dal corpo fisico. Deciso a non collaborare ma ormai trasformato, tenta la fuga dal laboratorio grazie all’aiuto di una ragazza che ha subito le stesse sorti. Come fantasma John è invisibile e non può interagire con nessun oggetto fisico: non può aprire porte ne afferrare utensili ne tanto meno sparare. Ma con l’aiuto della prigioniera gli viene chiarito che può possedere tutto ciò che ha vita e superare in questo modo gli ostacoli. Naturalmente i personaggi non giocanti interagiranno con il personaggio controllato e, una volta scoperto, si passerà alle fasi d’azione nel classico stile da FPS, a colpi di arma da fuoco.

Per sfruttare le abilità di spettro bisogna prima spaventare l’umano o l’animale interessato. L’operazione va eseguita riproducendo il modus operandi dei poltergeist, ovvero prendendo il controllo di particolari oggetti dell’ambiente (da cercare attentamente) e animandoli al momento giusto, un po’ come faceva Patrick Swayze nel film Ghost quando urtava le lattine.

Per fare un esempio, si potrà far esplodere un estintore posizionato vicino a una guardia oppure far saltare vistosamente una ciotola di cibo per cani, una volta che il quadrupede ne è stato attratto da un primo blando movimento. La comparsa di un’aura rossa segnerà l’effettiva possibilità di possessione.

Si può decidere di mollare il posseduto quando si preferisce oppure in automatico quando questo muore, risultato che non fa terminare il gioco se non in situazioni particolari quando non sia possibile proseguire l’avventura senza la possesione – per esempio durante lo scontro con un boss di fine livello.

 

Seppur il tema dominante possa far pensare a un videogioco incentrato sul brivido, in realtà una simile atmosfera manca completamente come pure un aspetto tecnico al passo con i tempi, seppur si rimanga sul più che dignitoso. Ma non per questo Geist deve essere sminuito presentandosi come una valida e decisamente originale alternativa al genere FPS. Sul piatto è inclusa anche una sezione multiplayer davvero riuscita che sfrutta appieno i poteri di possessione.