I recenti remake delle opere di John Carpenter, Distretto 13 brigate della morte e l’imminente The fog, sembrano avere nuovamente catalizzato l’attenzione per l’autore che più di ogni altro ha rivoluzionato il cinema horror negli ultimi 30 anni.

Film come Halloween, 1997 fuga da New York o La cosa, solo per citare i più celebri, sono tuttora punti di riferimento per l’immaginario del cinema fantastico più oltranzista e viscerale. Chi dava il buon John per disperso o accasato sugli allori davanti a un televisore, si dovrà ricredere.

A distanza di quattro anni dal fanta-horror-western Fantasmi da Marte, il filmaker ritorna alla regia con The 13th apostle, un film ancora avvolto dal riserbo, di cui si conoscono solo pochi ma preziosi particolari. Il lungometraggio è scritto da Paul Margolis e Sandy King (moglie di Carpenter) che compare anche in veste di produttrice insieme a Elizabeth Wang-Lee e William J.Johnson per la Inferno Distribution.

La trama, da quel poco che è dato sapere, verte sulle indagini di un detective di Pittsburh, in lotta con i propri demoni interiori, incentrate su una serie di orrendi delitti collegati a un fantomatico gruppo di serial killer che utilizza internet come base d’appoggio. Non si conoscono ancora la composizione del cast e la data di inizio delle riprese. È però già apparso un primo manifesto, misterioso e inquietante, che fa presagire un ritorno del maestro all’horror duro e puro come ai vecchi tempi.