Armagedoom Factory presenta Hell Cross, una nuova, accattivante storia a fumetti creata da Andrea Amenta (storia e sceneggiatura) e Stefano Cardoselli (storia e disegni), con colori e lettering di Tommaso De Vito.

In questo albo abbiamo i primi tre capitoli di quella che speriamo essere una lunga avventura.

Le storie contengono tutti gli ingredienti per far appassionare gli amanti dell'horror più puro!

La vicenda è ambientata a Eden City, il luogo dei sogni, il posto perfetto dove vivere e dove potersi dare in massima libertà ai vizi, come alle virtù,  godendo del controllo di un sistema che vigila con attenzione. Improvvisamente, tutta questa perfezione viene scossa da una serie di efferati omicidi, in cui perde la vita uno dei fondatori di Eden. Qui entra in scena il nostro protagonista, il detective Travis J. Pride, veterano della polizia di New York, incaricato di risolvere il caso.

Pride è un personaggio perfetto, a lui ci si affeziona subito, bastano le prime tre pagine del capitolo 1: La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.

È un uomo tormentato, un fumatore incallito che ha anche problemi col bere, un duro che però porta dentro di sé un dolore pesantissimo: insomma è lo stereotipo classico del piedipiatti con una vita dai molti record oscuri, e funziona alla grande! 

Oltre a questo è anche un poliziotto serio ed estremamente intelligente, lui stesso ci introduce i colleghi e ci porta alla scoperta del sanguinoso massacro del secondo capitolo: Memento Mori. Qui lo scopriamo acuto, inquieto quel tanto che basta a far aumentare il senso di mistero, e perfettamente a suo agio tra i morti.

Il suo problema sono i vivi, coi quali non ci sa fare. Ma sarà un vivo il losco negromante che incontra? 

Il capitolo 3, L'abisso invoca l'abisso, è un finale degno di nota: apre a mille possibilità, incuriosisce, propone una spietatezza d'azione che lascia a bocca aperta e cattura totalmente l'attenzione.  Ora non ci resta che attendere ( con impazienza) di scoprire gli sviluppi.

Il fumetto ha dei connotati molto splatter, che non potranno certo lasciare indifferente il lettore. Una dose di violenza massima ci accompagna da cadavere a cadavere. C'è ferocia, fredda crudeltà, e tanto sangue a imbrattare i sorprendenti disegni di Cardoselli, dettagliati fino allo stremo, e che perciò risultano potenti e maestosi. Molto valido anche il contrasto tra la brutalità della vicenda, una pulp fiction poliziesca, e la leggerezza della linea chiara, sofisticata ed elegante, con cui è disegnata. La resa è eccellente.

Inoltre, ad amplificare ancor di più il senso di incanto e stupore, abbiamo un'ambientazione molto particolare, futuristica, quasi post apocalittica, che si accende grazie ai colori da pop art usati da De Vito, che infiammano ogni vignetta.

Con questo imperdibile lavoro, è chiaro che per il lettore comincia una lenta, inesorabile discesa verso un regno di puro orrore, dove il male, incontrastato e capillare, è presente in ogni sfumatura di una realtà disturbante e contorta che non lascia riposare sereni.

L'albo si conclude con una gallery di ben 8 fantastiche tavole. 

Qui il link alla pagina di Armagedoom Factory.

Tutto perfetto storia, disegni e colore: sicuramente una buona lettura per tutti gli appassionati, in attesa del secondo episodio!