Selma Blair, una bellezza così elegante che può persino passare inosservata. Ma a rivelarla completamente, magari mettendola nella mani di un abile fotografo (come nel caso del recente, e preziosissimo, calendario Pirelli), ci mostra una delle donne più affascinanti dello star system hollywoodiano.

Selma Blair Beitner nasce a Southfield, Michigan, USA, il 23 giugno del 1972. La sua vita è diversa da quella della maggior parte delle colleghe: nessun pigmalione la nota ancora infante, e Selma conduce una vita normale sino a quando si laurea all'Università del Michigan, nel 1994. Nel cinema esordisce nel 1996, grazie alle sue doti di recitazione (ha frequentato la rinomata Stella Adler Acting School) piuttosto che per il visetto fotogenico (come, anche in questo caso, la maggior parte delle sue colleghe).

La carriera procede su binari che verrebbe da definire "tranquilli", con la giusta dose di gavetta: il primo film importante al quale prende parte è la commedia di Frank Oz In & Out, con Kevin Kline e Tom Selleck. Nello stesso anno partecipa alle selezioni per il ruolo di protagonista in Buffy the Vampire Slayer, ma le viene preferita Sarah Michelle Gellar; le due si incontreranno più tardi, nel 1999. È questo, infatti, l’anno di uscita di Cruel Intentions di Roger Kumble, ennesima trasposizione filmica del famoso romanzo Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos. Nella pellicola, peraltro decisamente noiosa, possiamo ammirare il bacio saffico tra Selma e la Gellar, più volte ripetuto per la gioia dei giornalisti alle varie premiere del film.

Comunque sia, grazie a Cruel Intentions, la Dark Lady di questa settimana entra nel “gruppo” delle giovani attrici più promettenti degli ultimi anni - insieme alla stessa Gellar, Kate Hudson, Julia Stiles, Reese Witherspoon - in perenne equilibrio tra reali potenzialità recitative (nel suo caso indiscutibili) e il puro e semplice “effetto-bambola” o, meglio, “teenager-feticcio-sessuale”. Ma, c’è un ma. Forse troppo raffinata per riuscire a conquistarsi prima di tutto uno spazio in tv, al contrario delle sue colleghe, Selma non riesce a imporsi all’attenzione dei grandi produttori. Così, nonostante la spinta impartita alla sua carriera da Cruel Intentions, rimane invischiata in una serie di produzioni minori, quasi tutte inedite in Italia.

Solo nel 2002 il suo nome trova nuovamente spazio nelle locandine di produzioni di qualche rilievo (quanto meno commerciale): prima affianca Cameron Diaz e Christina Applegate nella commedia di Roger Kumble La cosa più dolce (The Sweetest Thing), poi interpreta l’incendiaria dolce e depressa Liz Sherman nel bellissimo Hellboy di Guillermo del Toro.

Solo una parte, quindi, veramente degna di trasformarla in una delle nostre Dark Lady. Noi non protestiamo, anzi cogliamo subito l’occasione per offrirvi una galleria di immagini. Nell’attesa di vederla nel nuovo film di Roger Waters, A Dirty Shame... dove la sua innata eleganza le permette di interpretare una supermaggiorata (il seno le è stato ingigantito, grazie agli effetti speciali, sino a un’ottava misura) senza per questo diventare grottesca. Quale tra le sue colleghe ci sarebbe riuscita?