Grande Antico proveniente da Yuggoth che, arrivato sulla Terra tre milioni di anni fa, ha scelto di dimorare nelle regioni dell’Artide. I sacrifici tributatigli dallo sconosciuto popolo che al tempo abitava quei luoghi, hanno permesso al Dio di rimanere forte e vigoroso a lungo. I suoi adoratori costruirono per lui un enorme tempio, all’interno del quale il Grande Antico dimorava seduto su di un trono d’avorio. In seguito, forse a causa di un’invasione, la popolazione abbandonò quei luoghi e Rhan-Tegoth fu dimenticato. Il Dio cadde in letargo e si ibernò in forma di statua di pietra.

Rhan-Tegoth è stato descritto come una scimmia anfibia dalle sembianze di insetto, con un torso globulare da cui spuntano sei braccia dotate di enormi chele simili a quelle dei granchi. La testa sferica ospita le branchie, tre occhi e una lunga proboscide, mentre il suo corpo è ricoperto di piccoli tentacoli. Si suppone che sia legato o che addirittura sia uno dei figli di Shub-Niggurath, il Capro dai mille Cuccioli.

Agli inizi del ventesimo secolo, il curatore di un museo delle cere di Londra organizzò una spedizione lungo il fiume Noatak, in Alaska, e da Fort Morton giunse fino alla grande città in rovina in cui viveva Rhan-Tegoth. Qui l’uomo rinvenne il Dio dormiente sul suo enorme trono d’avorio e lo portò con sé a Londra per cercare di risvegliarlo. L’esploratore scomparve però poco tempo dopo e quella che era creduta una statua fu venduta dal suo assistente al Royal Ontario Museum. Gli studiosi del museo credevano si trattasse di una scultura realizzata dagli Aleuti ma dopo che un ricercatore affermò che si trattava di un falso, il Dio fu chiuso in un deposito e non si seppe più nulla di lui.

Secondo alcuni, questo Grande Antico può essere risvegliato dal seguente canto:

Wza-y’ei! Wza-y’ei!

Y’kaa haa bho-ii,

Rhan-Tegoth  – Cthulhu fhtagn –

Rhan-Tegoth,

Rhan-Tegoth,

Rhan-Tegoth!

Gli Gnoph-Keh, creature della Groenlandia esapodi, simili a orsi polari con un grande corno, sono stati considerati da alcuni avatar di Rhan-Tegoth, ma a conferma di questa ipotesi non è mai stata addotta alcuna prova. Più probabilmente queste creature, intraviste durante il ritrovamento della statua di Rhan-Tegoth, sono suoi adoratori, forse discendenti dell’antica popolazione che accolse il Dio milioni di anni fa.

Alcuni studiosi ritengono che nel caso in cui Rhan-Tegoth venisse distrutto, i Grandi Antichi non potrebbero più essere liberati. L’annientamento di un essere come Rhan-Tegoth sembra tuttavia un’impresa al di là delle umane capacità.

Bibliografia

L'orrore nel museoH.P. Lovecraft, Hazel Heald

The Lurker at the Threshold – H.P. Lovecraft, August Derleth

The Scroll of MorlocLin Carter, Clark Ashton Smith